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Epilessia: parere positivo dell’UE per cenobamato

Epilessia: sviluppati nuovi outcome più informativi per valutare l'efficacia di brivaracetam in termini di durata di riduzione della frequenza delle crisi

Il Comitato per i medicinali per uso umano dell’Agenzia europea per i medicinali ha raccomandato l’approvazione del cenobamato per il trattamento dell’epilessia

Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha raccomandato l’approvazione del cenobamato per il trattamento aggiuntivo delle crisi ad esordio focale, con o senza generalizzazione secondaria, in pazienti adulti con epilessia che non sono stati adeguatamente controllati nonostante una storia di trattamento con almeno 2 farmaci antiepilettici.

Si stima che in Europa ci siano sei milioni di persone con epilessia e circa il 40% delle persone adulte con epilessia ha un controllo inadeguato delle crisi dopo il trattamento con due farmaci antiepilettici. (1).

Meccanismo di azione unico
Il cenobamato è una nuova piccola molecola con un meccanismo d’azione unico, doppio e complementare mirato al trattamento delle crisi epilettiche: è l’unico farmaco antiepilettico che, a concentrazioni clinicamente rilevanti, agisce come modulatore allosterico positivo dei recettori GABAA in un sito di legame non-benzodiazepine e inoltre blocca preferenzialmente la corrente persistente del sodio.
Il doppio meccanismo d’azione unico del cenobamato suggerisce che il farmaco abbia il potenziale per prevenire l’inizio delle crisi e limitare la loro diffusione.

In Europa il farmaco è di Angelini
Nel gennaio 2021, Angelini Pharma ha annunciato di aver concluso un accordo di fusione definitivo in base al quale Angelini Pharma acquisirà Arvelle Therapeutics. Di conseguenza, Angelini Pharma avrà la licenza esclusiva per la commercializzazione del cenobamato nell’Unione europea e in altri paesi dello Spazio economico europeo (Svizzera e Regno Unito). Angelini prevede di lanciare il cenobamato dopo aver ricevuto l’approvazione da parte della CE, prevista entro il secondo trimestre del 2021.

“Il parere positivo del CHMP sul cenobamato rappresenta un’importante pietra miliare per Angelini Pharma e per i pazienti. Il cenobamato ha mostrato un’efficacia significativa, con più pazienti che hanno ottenuto una riduzione del 50% o più della frequenza delle crisi e tassi senza precedenti di libertà dalle crisi fino al 21% rispetto al placebo. Siamo colpiti ed entusiasti di ciò che le persone di Arvelle Therapeutics hanno raggiunto e costruito, poiché condividiamo la stessa visione”, ha detto Pierluigi Antonelli, CEO Angelini Pharma. “L’acquisizione di Arvelle Therapeutics ci trasformerà in un player europeo di primo piano, ben posizionato per affrontare le esigenze dei pazienti con diversi disturbi del Sistema Nervoso Centrale (SNC) attraverso un portafoglio innovativo, capacità mediche e una vasta presenza commerciale. L’accordo sarà completato nella prima settimana di febbraio”.

Scoperto in Corea
Il cenobamato è stato scoperto dalla coreana SK Biopharmaceuticals, una società farmaceutica che fa parte della terza conglomerata del paese asiatico. E’ stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti per il trattamento delle crisi parziali (focali) negli adulti, ed è disponibile in commercio negli Stati Uniti con il marchio Xcopri (cenobamato compresse).

Studio su The Lancet
Il parere positivo del Chmp si è basato su tre studi che hanno coinvolto oltre 1.900 pazienti. Lo studio principale (studio 017) pubblicato su The Lancet Neurology (2) era un trial multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, che ha dimostrato che il cenobamato è un’opzione di trattamento efficace per i pazienti adulti con crisi focali che assumono il cenobamato ha dimostrato tassi di responder significativamente più elevati (percentuale di pazienti che raggiungono una riduzione ≥50% della frequenza delle crisi) in tutte le dosi durante la fase di mantenimento di 12 settimane rispetto al placebo.

I tassi di responder ≥50% erano 40% (p=0,036), 56% (p<0,001), e 64% (p<0,001), rispettivamente per i gruppi 100 mg/die, 200 mg/die e 400 mg/die di cenobamato, rispetto al 25% del placebo. Inoltre, il 4% (non significativo, p=0,369), l’11% (p=0,002) e il 21% (p<0,001) dei pazienti trattati con cenobamato 100 mg, 200 mg e 400 mg, rispettivamente, hanno riportato una riduzione del 100% della frequenza delle crisi (100% di libertà dalle crisi) rispetto al solo 1% dei pazienti trattati con placebo durante la fase di mantenimento.

Il carico globale di malattia dell’epilessia è elevato. Una diagnosi di epilessia può conferire una disabilità significativa all’individuo, inclusi problemi fisici, psicologici e sociali che potrebbero avere un impatto negativo su autostima, famiglia, relazioni, tempo libero, lavoro, prospettive di carriera e capacità di guidare.

Inoltre, le persone con epilessia le cui crisi sono scarsamente controllate hanno un tasso di morbilità e mortalità più alto e spesso sperimentano malattie in comorbilità, stigmatizzazione sociale, disfunzioni psicologiche e una ridotta qualità della vita.

1. Epilepsy Alliance Europe. Background information. https://www.epilepsyallianceeurope.org/about/background/ Last accessed 03.12.2020.
2. Krauss GL et al. Lancet Neurol. 2020 Apr;19(4):288-289.

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