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Occhiali, lenti e chirurgia cure per la miopia

Non solo colliri, contro il glaucoma ci sono anche laser o chirurgia mininvasiva. L'Associazione Italiana dei Medici Oculisti e Società Italiana Glaucoma a confronto sulle "terapie di mezzo"

Un nuovo device testato all'Università di Pisa promette di abbattere le complicanze chirurgiche negli interventi per il glaucoma

La miopia è un difetto di rifrazione dell’occhio che determina l’incapacità di mettere a fuoco gli oggetti posti ad una certa distanza: ecco le cure

La miopia è difetto della vista molto comune che può essere causato sia dalla predisposizione familiare, sia da comportamenti scorretti; infatti, nei bambini la miopia può essere indotta anche da sforzi prolungati, come leggere con poca luce o con il testo troppo vicino al viso.

È possibile prevenirne l’insorgenza o limitarne il peggioramento? E ancora, una volta manifestata la malattia, quali alternative ci sono all’utilizzo di occhiali e lenti a contatto?

Ce ne parla il dottor Rosario Urso dell’équipe di Oculistica di Humanitas diretta dal professor Paolo Vinciguerra.

Che cos’è la miopia?

La miopia è un difetto di rifrazione dell’occhio che determina l’incapacità di mettere a fuoco gli oggetti posti ad una certa distanza. Questo accade perché l’immagine di ciò che un miope osserva, si forma davanti alla retina anziché su di essa. Chi soffre di miopia infatti, gode generalmente di una buona visione da vicino mentre gli appaiono sfocati gli oggetti lontani. La gravità del difetto visivo viene misurata in diottrie, numeri preceduti dal segno meno, che sono anche le indicazioni presenti nella prescrizione di un paio di occhiali o delle lenti a contatto.

Quando la miopia va da 0 a -6 diottrie si definisce leggera o scolare, mentre quando supera le -6 diottrie viene definita grave o patologica: in quest’ultimo caso può peggiorare fino a raggiungere il valore di -30 diottrie.

Quali sono i sintomi della miopia?

Oltre a una ridotta capacità di visione da lontano, la miopia può essere accompagnata da mal di testa ricorrentitendenza a strizzare gli occhi e fastidio di fronte alla luce. Se si manifesta già intorno ai 5 o 6 anni si parla di miopia patologica, mentre quando insorge in età adolescenziale tende a non superare le sette diottrie e a stabilizzarsi alla fine dello sviluppo.

Quali sono le cause della miopia?

La miopia può essere causata da una predisposizione genetica e per questo c’è la probabilità che nei figli di genitori miopi compaia lo stesso difetto della vista. La miopia però può essere provocata anche da sforzi prolungati, come per esempio la lettura con luce scarsa o i lavori di precisione svolti osservando a lungo oggetti tenuti molto vicino al viso.

Prevenire la miopia

Poiché la miopia può manifestarsi anche per cause genetiche, non è possibile prevenirla del tutto. I genitori possono comunque stare attenti a diversi fattori che potrebbero contribuire a ritardarne l’insorgenza nei figli o a limitarne la gravità: per esempio evitando l’affaticamento degli occhi durante la lettura, che andrebbe svolta con un’illuminazione adeguata e con una distanza del libro dagli occhi di almeno 30 centimetri, e moderando il numero di ore passate da bambini e ragazzi davanti agli schermi.

È consigliato anche passare del tempo all’aria aperta, in modo da costringere l’occhio a sfruttare la messa a fuoco da lontano e il campo periferico, limitando così la tendenza degli occhi ad abituarsi alle brevi distanze che avviene passando del tempo in ambienti chiusi.

Curare la miopia

Il difetto visivo causato dalla miopia si può ovviare tramite l’utilizzo di occhiali e lenti a contatto. Oggi esistono però anche tecniche come la chirurgia refrattiva con laser a eccimeri, che rimodellando la curvatura della cornea possono correggere non solo la miopia ma anche  gli altri difetti visivi come astigmatismo e ipermetropia.

Non tutti però possono essere sottoposti a questo intervento, perciò è necessario valutare se intraprendere questo percorso dopo il consulto con uno specialista.

Esiste inoltre la possibilità di inserire in modo permanente lenti intraoculari, ovvero lenti simili a quelle a contatto che però vengono introdotte nell’occhio tramite una microincisione. Anche per l’applicazione delle lenti intraoculari è necessario il consulto di uno specialista per poter capire se si è un soggetto adatto a questo tipo di intervento.

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