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Ferrara diventa set cinematografico per “Delta”

Ferrara diventa set cinematografico per "Delta"

Ferrara diventa set cinematografico per “Delta”, film sul Grande Po: la nuova pellicola di Michele Vannucci sarà girata anche nella città estense

Bracconieri e pescatori lottano e si scontrano per difendere il “Grande fiume” Po dalle mani dei predatori. È la trama di ‘Delta’, nuova pellicola di Michele Vannucci, che da giovedì e fino al 20 febbraio sarà girata anche a Ferrara. Nel cast, tra gli altri, ci sono anche gli attori Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio, che nel film si affronteranno in una lotta che vede, appunto, il Po teatro degli scontri tra bracconieri e pescatori, impegnati nella difesa del Grande fiume, per proteggerlo dalle mani dei predatori.

La giunta comunale di Ferrara ha dato il via libera alle riprese alla produzione di Groenlandia e Kino Produzioni, che collaborano con Rai Cinema, oltre al supporto e il contributo di Emilia-Romagna Film Commission. Ferrara diventerà un vero e proprio set cinematografico, mettendo a disposizione diversi scenari. Per questo, sono stati concessi alle società di produzione 12 pass gratuiti per l’accesso e la sosta nella Ztl nel periodo delle riprese ai mezzi dei tecnici, inferiori ai 35 quintali. Altri due pass gratuiti sono invece concessi, nello stesso periodo, per l’uso di due automobili d’epoca, Volvo e Chrysler, che saranno impiegate nelle registrazioni. Diversi gli scenari e le città scelti.

Ferrara “si conferma set ricercato per film e artisti – dice l’assessore al Turismo, Matteo Fornasini come riferisce la Dire (www.dire.it) – siamo felici di aver dato anche il nostro piccolo contributo a queste produzioni, che rappresentano un’occasione di promozione per il nostro territorio. A pochi mesi dalle riprese ferraresi di Pupi Avati, regista del film ‘Lei mi parla ancora’, tornano grandi nomi, confermando la vocazione cinematografica di Ferrara, cornice ideale e ambita per il suo fascino e per la forte attrattività che sa esprimere anche sotto i profili storico e culturale”.

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