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Varicocele: i sintomi e le possibilità di cura

Stile di vita, alimentazione, condizioni professionali possono mettere a rischio la fertilità maschile: 1/3 dei casi di infertilità è dovuto ad infezioni trascurate

Varicocele: una delle più comuni patologie che affliggono l’apparato riproduttivo maschile. Ecco i sintomi e le possibili cure

Circa il 15% della popolazione maschile adulta (un uomo ogni 8) soffre di varicocele, una delle patologie più frequenti dell’apparato riproduttivo maschile.

Approfondiamo le cause di questa patologia e gli strumenti per contrastarla con il dottor Luciano Negri, andrologo del Fertility Center di Humanitas.

Varicocele: un rigonfiamento anomalo delle vene del testicolo

Quando parliamo di varicocele, ossia di una delle più comuni patologie che affliggono l’apparato riproduttivo maschile, intendiamo un rigonfiamento anomalo delle vene del testicolo, provocato da un reflusso patologico di sangue dalla vena renale sinistra al testicolo. Il reflusso determina un aumento di pressione nelle vene del funicolo spermatico e una loro dilatazione e fa aumentare la temperatura all’interno della borsa scrotale.

Normalmente, per il buon funzionamento dei testicoli, è fondamentale una temperatura di poco inferiore a quella interna: infatti i testicoli si trovano in una sacca esterna all’addome (scroto).

Le grosse varici nello scroto agiscono come un “termosifone” e possono causare una riduzione del numero e della qualità degli spermatozoi, andando a compromettere la fertilità maschile.

Il varicocele insorge prevalentemente durante la pubertà e riguarda per il 95% dei casi il testicolo sinistro.

Come si manifesta il varicocele?

La patologia è in genere asintomatica, potrebbe però manifestarsi con un senso di pesantezza nella zona, soprattutto dopo aver effettuato attività fisica.

Altri sintomi riconducibili al varicocele potrebbero essere: dolore al testicolo interessato, aumento della dilatazione delle vene – che diventano palpabili e visibili – a livello testicolare, abbassamento del testicolo interessato rispetto all’altro.

La diagnosi

Per diagnosticare il varicocele è indispensabile una visita dello specialista. Tra gli esami che potrebbero venire richiesti figurano l’ecografia testicolare con doppler dei vasi spermatici, per definire l’entità del reflusso venoso, e lo spermiogramma per stimare un’eventuale diminuzione della fertilità.

È fondamentale che la diagnosi di varicocele avvenga precocemente, per evitare la compromissione di fertilità e salute del testicolo interessato: rispetto a qualche decennio fa, infatti, i giovani tendono a fare figli sempre più tardi, e potrebbero aumentare i problemi.

Le possibilità di trattamento

Per correggere il varicocele è possibile utilizzare diverse tecniche chirurgiche e radiologiche.

in Humanitas utilizziamo tecniche mininvasive, che rendono l’intervento molto sicuro. L’operazione consiste in una piccola incisione sub-inguinale, attraverso cui le vene varicose vengono esteriorizzate e sclerotizzate per via anterograda (dunque dal basso verso l’alto).

Si tratta di un intervento non doloroso, che può essere effettuato sia con anestesia locale, sia con sedazione profonda. Rispetto ad altre tecniche, questa procedura riduce i rischi di recidiva e abbrevia i tempi operatori (10-15 minuti), di degenza (2 ore), e di recupero fisico (2 giorni per tornare al lavoro, 7 giorni per l’attività fisica pesante).

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