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Zingaretti chiude a Renzi: “Non ci fidiamo più”

Zingaretti alla direzione del Pd attacca Renzi e chiude a un rientro in maggioranza del leader di Italia Viva: “Troppa presunzione, è venuta meno la fiducia per lavorare insieme”

Zingaretti alla direzione del Pd attacca Renzi e chiude a un rientro in maggioranza del leader di Italia Viva: “Troppa presunzione, è venuta meno la fiducia per lavorare insieme”

Zingaretti alla direzione del Pd attacca Renzi e chiude a un rientro in maggioranza del leader di Italia Viva: “Troppa presunzione, è venuta meno la fiducia per lavorare insieme”

“In tutta onesta’ abbiamo fatto di tutto per scongiurare la crisi, non nascondendo i problemi ma incontrando gli alleati e ascoltano le ragioni di tutti. Fino all’ultimo istante abbiamo provato a mediare, e’ stata l’apertura della crisi che ha prodotto una grave frattura che noi non abbiamo voluto e abbiamo fatto di tutto per scongiurare”. Cosi’ il segretario PD Nicola Zingaretti parlando alla direzione nazionale del partito.

“Una cosa – spiega Zingaretti – e’ rilanciare, rinnovare e mettersi in discussione. Altra cosa e’ distruggere e avere un approccio liquidatorio. Se con presunzione non si rispettano le opinioni degli altri viene meno la fiducia e il modo di lavorare insieme. Aprire una crisi al buio rappresenta l’opposto della volonta’ di migliorare l’azione di governo. E’ stata l’apertura della crisi a produrre una grave frattura. Noi non l’abbiamo voluta e abbiamo fatto di tutto per scongiurarla”.

“Questo governo – aggiunge Zingaretti – e’ un governo parlamentare, non e’ figlio di un diretto mandato elettorale. Quindi e’ il Parlamento che deve sancire o meno la fiducia“. Ma, specifica il segretario dem, è necessario “rifiutare qualsiasi ipotesi di coinvolgimento con le forze di destra nazionaliste e populiste. E’ una strada non percorribile e non accettabile”.

Zingaretti, spiega la Dire (www.dire.it), rivendica poi il ruolo del Pd che ha “cambiato il corso della storia italiana, da un Paese populista a un paese capofila assoluto nella svolta europea. Il Pd e’ di nuovo una comunita’ plurale ma unitaria, e’ garanzia a tutela degli interessi nazionali e dei rapporti euroatlantici”.

“Lo sconcerto che nei governi, nei mass media e nelle persone -aggiunge – ha provocato la notizia della nostra crisi affonda qui le radici, nel ritorno di un’Italia che prima chiede di investire sull’Europa e poi rischia di aprire una fase davvero incomprensibile“.

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