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Minori scomparsi: Riccio e Antonini firmano accordo

Minori scomparsi: il Commissario straordinario del Governo e il Capo dipartimento delle Politiche della famiglia insieme per prevenire il fenomeno

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Minori scomparsi: il Commissario straordinario del Governo e il Capo dipartimento delle Politiche della famiglia insieme per prevenire il fenomeno

Intervenire sulle radici del disagio per prevenire l’allontanamento dalla famiglia. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa sui minori scomparsi firmato dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Silvana Riccio e dal capo Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio, Ilaria Antonini.

L’intesa è finalizzata a realizzare forme di collaborazione orientate a prevenire in particolare il fenomeno della scomparsa di minorenni, attraverso l’attività di analisi delle cause, l’attivazione di progetti rivolti a infanzia e adolescenza, ma anche iniziative di sensibilizzazione delle famiglie sul problema, un fenomeno sociale allarmante, e azioni per creare una rete di sostegno al nucleo familiare che si trova a vivere questa esperienza.

Tra gli altri punti significativi dell’intesa di collaborazione per prevenire il fenomeno dei minori scomparsi: l’organizzazione di corsi di formazione per gli operatori che entrano in contatto con la famiglia, per individuare modelli di comportamento e ascolto omogenei, e l’intensificazione dello scambio di informazioni tra l’ufficio del Commissario straordinario e il dipartimento Politiche della Famiglia.

Minori scomparsi: che fare

Un allontanamento volontario da casa, oppure da un istituto o da una comunità, disturbi psicologici, sottrazione da parte del coniuge o di un familiare, essere vittime di un reato.

Quando una persona scompare, sono questi i motivi prevalenti, analizzati da ultimo nella XXIII relazione semestrale del Commissario straordinario per le persone scomparse.

Le situazioni variano a seconda della fascia di età e della condizione della persona scomparsa, che potrebbe essere un bambino o un minorenne, o una persona anziana con problemi di memoria o di orientamento.

Per ogni tipologia di situazione è prevista l’attivazione di procedure di ricerca diverse.

Il sistema italiano di ricerca delle persone scomparse – una rete coordinata dal Commissario straordinario e che fa riferimento alle prefetture – ha fatto registrare dati in continuo miglioramento come evidenziato dalla Relazione: dall’81,48% di ritrovamenti nel 2007 rispetto agli scomparsi nello stesso anno si è passati al 95,33% del 2019.

Per il buon esito delle ricerche resta fondamentale la tempestività della segnalazione, così come il fatto che chi denuncia fornisca alle Forze dell’ordine più notizie e informazioni dettagliate possibile sulla persona scomparsa, sulle circostanze del fatto e su ogni altro elemento utile.

Per questo l’Ufficio del Commissario straordinario per le persone scomparse, in collaborazione con il dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha realizzato 3 tutorial, per informare e sensibilizzare sui comportamenti corretti e più efficaci per aiutare le ricerche. Primo fra tutti, denunciare subito, senza perdere minuti preziosi.

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