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India: vaccinazione per 300 milioni di persone

L'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Cnr ha svolto una ricerca sperimentale sulla fiducia degli italiani nei confronti dei vaccini anti Covid

Al via la vaccinazione in India per 300 milioni di persone. Saranno utilizzati due preparati: il Covidshield e il Covaxin, dell’indiana Bharat Biotech

Sedute in fila, ciascuna al suo posto, dove indicato dal gesso bianco sull’asfalto: alle porte di Calcutta, come in decine di altre città dell’India, le vaccinazioni contro il Covid-19 sono cominciate anche con l’uso di un farmaco messo a punto nei laboratori nazionali.

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La fotografia, con operatrici sanitarie in attesa del proprio turno per l’iniezione, è una delle tante scelte per l’edizione online del quotidiano ‘Times of India’. Gli scatti, in strada o nelle stanze di ospedale, a Mumbai e a Chandigarh, a Bhopal e a Jaipur, documentano l’avvio di una campagna senza precedenti e con pochi paralleli a livello mondiale: l’obiettivo è vaccinare 300 milioni di persone entro agosto. Nei giorni scorsi il governo di Delhi ha approvato due preparati: il Covidshield, frutto della collaborazione tra la multinazionale britannico-svedese AstraZeneca, l’Università di Oxford e la società italiana Irbm, e il Covaxin, dell’indiana Bharat Biotech.

Il primo ministro Narendra Modi ha parlato di “una svolta“. Dubbi sono stati espressi invece dalla rete di monitoraggio All India Drug Action Network. Secondo i suoi rappresentanti, ci sono “forti preoccupazioni per la mancanza di dati sull’efficacia” dei vaccini e per l’assenza “di trasparenza” nelle decisioni assunte.

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