Site icon Corriere Nazionale

Rischi per il cuore anche con basse dosi di glucocorticoidi

Uno studio pubblicato su PLOS Medcine suggerisce che anche basse dosi di glucocorticoidi possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari

Uno studio pubblicato su PLOS Medcine suggerisce che anche basse dosi di glucocorticoidi possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari

I glucocorticoidi sono steroidi ampiamente prescritti per il trattamento di una serie di malattie infiammatorie immunomediate. Mentre alte dosi di steroidi sono noti per aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, l’impatto di dosi più basse è sconosciuto. Uno studio pubblicato su PLOS Medcine da Mar Pujades-Rodriguez e colleghi dell’Università di Leeds suggerisce che anche basse dosi di glucocorticoidi possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.

Per quantificare il rischio cardiovascolare dose-dipendente da glucocorticoidi, i ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche di 87.794 pazienti con diagnosi di 6 diverse malattie infiammatorie immuno-mediate che hanno ricevuto cure da 389 cliniche di assistenza primaria del Regno Unito nel 1998-2017.

I ricercatori hanno scoperto che per i pazienti che utilizzano meno di 5 milligrammi di prenisolone al giorno, il rischio assoluto di malattie cardiovascolari è quasi raddoppiato rispetto ai pazienti che non utilizzano glucocorticoidi (Hazard Ratio = 1,74; intervallo di confidenza del 95% 1,64-1,84).

Sono stati riscontrati maggiori rapporti di rischio dose-dipendenti in tutti i CVD misurati, tra cui figrilazione atriale, insufficienza cardiaca, infarto miocardico acuto, malattia arteriosa periferica, malattia cerebrovascolare e aneurisma aortico addominale.

In precedenza, si riteneva che l’assunzione a lungo termine di 5 mg di glucocorticoidi fosse sicura, ma lo studio suggerisce che anche i pazienti che assumono basse dosi hanno il doppio del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Questi risultati suggeriscono che ai pazienti che necessitano di un trattamento steroideo a lungo termine dovrebbero essere prescritta la dose efficace più bassa e che dovrebbero avere un piano personalizzato di prevenzione del rischio cardiovascolare.

Sebbene lo studio sia stato limitato dalla mancanza di dati ospedalieri disponibili sull’aderenza dei farmaci su prescrizione e possa aver ridotto la dimensione delle stime della dose-risposta, gli autori ritengono che la grande dimensione del campione contribuisca a una maggiore generalizzabilità dei risultati.

Secondo gli autori, “i nostri risultati evidenziano l’importanza di implementare e valutare interventi mirati di modificazione dei fattori di rischio cardiovascolare intensivi; monitorare prontamente e regolarmente il rischio cardiovascolare del paziente, al di là della diagnosi di artropatie infiammatorie e lupus eritematoso sistemico, anche quando si prescrivono basse dosi di prednisolone equivalenti”.

Riferimenti

Mar Pujades-Rodriguez, Ann W. Morgan, Richard M. Cubbon et al. Dose-dependent oral glucocorticoid cardiovascular risks in people with immune-mediated inflammatory diseases: A population-based cohort study PLOS Published: December 3, 2020
leggi

Exit mobile version