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Il Cts chiede un lockdown di Natale, Governo verso il sì

Il Consiglio dei ministri proroga lo stato di emergenza: obbligo di test negativo per chi arriva dai Paesi Ue fino al 31 gennaio. Per i non vaccinati anche una quarantena di cinque giorni

Emergenza Covid, il Cts chiede un lockdown di Natale: Governo Conte verso il sì e non si esclude l’arrivo di un nuovo dpcm

Passa la ‘linea Merkel’ anche in Italia. Il comitato tecnico scientifico chiede misure rigide per il periodo natalizio. Il governo, questa volta senza eccezioni, raccoglie l’allarme. Tocca ora al Cts, forse gia’ questa sera, formulare proposte concrete per il lockdown di Natale. Ancora da decidere lo strumento con cui intervenire. Non escluso un nuovo dpcm. Questo a quanto si apprende, l’esito della riunione di Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione di maggioranza e il Cts.

Una ‘generale comprensione’ ha accolto, a quanto si apprende, l’allarme lanciato dal Comitato tecnico scientifico nel corso della riunione di questa mattina sulle ulteriori misure da adottare in vista delle festivita’ di Natale. Gli esperti chiedono misure nazionali piu’ rigide per evitare la terza ondata della pandemia a gennaio.

Con un’incidenza vicina ai 200 casi per 100mila abitanti e il sistema sanitario sotto stress, spiega la Dire (www.dire.it), bisogna stringere le maglie nei giorni piu’ a rischio delle ferie natalizie. Non e’ possibile poi consentire la circolazione tra Comuni in un raggio ampio come quello del territorio provinciale. Il governo ha chiesto al Comitato di formulare proposte concrete, che dovrebbero essere presentate all’esecutivo in serata. Le nuove norme potrebbero essere introdotte con un dpcm. Sembra tramontata invece l’ipotesi di una modifica all’ultimo decreto in sede di conversione.

Boccia: “Su piccoli comuni decide parlamento, richiesta destra grave errore”

“Il ‘fronte dei piccoli comuni’ lo affrontera’ il Parlamento. Noi abbiamo detto piu’ volte che fare delle modifiche per piccoli comuni di pochi abitanti e’ un conto. Ma aprire tutta la provincia come chiedeva la destra e’ un errore gravissimo e noi siamo contrarissimi“. Lo dice il ministro degli affari regionali Francesco Boccia a L’Aria che tira.

Boccia lei ha capito cosa vuol fare Renzi? “Nonostante tutti questi anni, non ho gli strumenti per una comprensione adeguata”, risponde il ministro degli affari regionali Francesco Boccia a L’Aria che tira.

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