Site icon Corriere Nazionale

La maggioranza trova l’intesa sul Mes: attesa per il voto

Governo appeso a un filo, Rosato (Italia Viva): “Non c’è più fiducia tra Conte e la maggioranza. O il premier risolve o per noi il governo è finito”

Mes, raggiunta l’intesa in maggioranza sulla risoluzione. Renzi: “I problemi interni al M5S sono venuti meno quando hanno capito che se mancavano i voti il governo sarebbe andato a casa”

Mes, raggiunta l’intesa in maggioranza sulla risoluzione. Renzi: "I problemi interni al M5S sono venuti meno quando hanno capito che se mancavano i voti il governo sarebbe andato a casa"

L’incontro dei capigruppo di maggioranza sul Mes ha raggiunto un’intesa sulla risoluzione. La risoluzione di maggioranza sulla riforma del Mes impegna il governo a “finalizzare l’accordo politico raggiunto in sede di Eurogruppo” ma contiene anche l’impegno a verificare lo stato di avanzamento di una riforma piu’ complessiva che comprende modifica del patto di stabilita’, realizzazione dell’Edis, superamento del carattere intergovernativo del Mes.

Ecco gli impegni della risoluzione per quanto concerne l’Eurosummit, riportati dalla Dire (www.dire.it): “a prendere atto dei cambiamenti negoziali apportati come l’anticipo del “common back stop del Fondo di risoluzione unico per le crisi bancarie” e del nuovo contesto di politiche fiscali europee realizzate a partire dall’accordo UE sul Qfp del 21 luglio scorso e negoziato con Commissione e Parlamento Europeo. A ribadire che questa riforma non puo’ considerarsi conclusiva, vista la logica di pacchetto gia’ ribadita dal Parlamento, proprio alla luce delle ultime scelte realizzate in seno alla Ue che descrivono una nuova stagione di necessarie modifiche. Temi che saranno centrali nella Conferenza sul Futuro dell’Europa con prospettive di cambiamento della architettura istituzionale ed economica della UE” In secondo luogo, e questo rappresenta una svolta dal punto di vista del M5s, la risoluzione impegna “a finalizzare l’accordo politico raggiunto all’eurogruppo e all’ordine del giorno dell’eurosummit sulla riforma del trattato del Mes“. Infine il testo, che sara’ presentato domani al Senato ,dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte, impegna il governo “a sostenere la profonda modifica del patto di stabilita’ e crescita prima della sua reintroduzione, la realizzazione dell’Edis, il sistema europeo di assicurazione dei depositi bancari, e anche un processo che superi il carattere intergovernativo dello stesso Mes, che sono priorita’ per il nostro Paese al fine di costruire una nuova stagione dell’integrazione europea. Lo stato di avanzamento dei lavori su questi temi in agenda sara’ verificato in vista della ratifica parlamentare della riforma del trattato del Mes“.

RENZI: “DOMANI VOTI CI SARANNO, M5S NON VUOLE ANDARE A CASA”

Matteo Renzi, che ha lanciato un avviso a Conte, non vede però problemi per il governo nel voto di domani sul Mes. “Sia alla Camera che al Senato domani ci saranno i voti. I problemi interni ai 5 stelle sono venuti meno quando il Movimento ha capito che se mancavano i voti il governo sarebbe andato a casa”, ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, partecipando a un forum online organizzato dall’Associazione Eureca.

CAMBIAMO!: “NON AIUTEREMO IL GOVERNO, PRESENTIAMO UNA NOSTRA RISOLUZIONE”

“L’esecutivo nazionale di ‘Cambiamo!’, riunito sotto la direzione del presidente Giovanni Toti con la partecipazione di tutti i parlamentari del partito, ha espresso “soddisfazione” per la convocazione, il prossimo giovedi’, “del tavolo di centrodestra senza esclusione delle componenti esterne ai tre partiti tradizionali, nell’auspicio che questo possa divenire un metodo consolidato all’interno della coalizione”. “Come abbiamo sempre affermato – si legge in una nota dell’esecutivo – siamo e restiamo all’opposizione di questo governo e, anche alla luce dello spettacolo indecoroso al quale si assiste in queste ore sulla gestione del Recovery Fund, non contribuiremo con i nostri voti a mandare avanti un esecutivo che non fa il bene del nostro Paese. Ribadiamo altresi’ la nostra differenziazione rispetto alle forze tradizionali della coalizione sul metodo con il quale e’ stata determinata la posizione sul MES, e anche sul merito di una riforma che presenta senza dubbio diverse criticita’ ma che in un momento cosi’ difficile avrebbe richiesto ben altro approfondimento prima di intraprendere la strada di un isolamento internazionale. Per questa ragione domani sia al Senato che alla Camera verra’ presentata anche una nostra risoluzione, ampia e argomentata, nella fiduciosa speranza che da giovedi’ tanto le posizioni parlamentari quanto le scelte politiche saranno frutto di un percorso comune rispettoso dei rapporti di forza ma aperto al contributo di ciascuna componente del centrodestra”.

BERLUSCONI: “NON VOTEREMO LA RIFORMA DEL MES”

“Forza Italia e’ un movimento politico coerentemente europeista ed e’ parte del Partito popolare europeo, la piu’ grande famiglia politica europea. Il Mes, meccanismo europeo di stabilita’, e’ un meccanismo tecnocratico svincolato da ogni controllo del Parlamento e del Governo europeo”. Cosi’ Silvio Berlusconi su facebook. “Non intendiamo votare una riforma del suo regolamento che conferisse a Francia e Germania diritto di veto sui finanziamenti del Mes agli altri Paesi, compresa l’Italia. Gia’ un anno fa – aggiunge- abbiamo resa pubblica questa nostra posizione e non vediamo davvero perche’ dovremmo cambiarla”.

Exit mobile version