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Duchenne: vamorolone efficace negli esiti motori

Viltolarsen, trattamento iniettivo per la distrofia muscolare di Duchenne, ha dimostrato un beneficio statisticamente significativo per la funzione motoria

Distrofia muscolare di Duchenne: vamorolone si dimostra sicuro ed efficace negli esiti motori secondo i risultati di uno studio pubblicato su “PLoS Medicine”

Il trattamento con vamorolone, un farmaco antinfiammatorio steroideo, ha migliorato gli esiti motori nei ragazzi con distrofia muscolare di Duchenne (DMD) rispetto agli individui naive ai corticosteroidi, secondo i risultati di uno studio pubblicato su “PLoS Medicine”.

Vamorolone – riferiscono i ricercatori, guidati da Edward C. Smith, professore associato di Pediatria e Neurologia nel dipartimento di pediatria della Duke University School of Medicine – ha anche provocato meno eventi avversi segnalati dai medici rispetto al numero riportato per il trattamento con prednisone e deflazacort e non ha provocato l’arresto della crescita che è stato osservato con questi ultimi corticosteroidi.

«Il trattamento con corticosteroidi è raccomandato per pazienti con DMD per rallentare la progressione della debolezza. Tuttavia, il trattamento cronico dei corticosteroidi causa morbilità significative» scrivono i ricercatori.

Miglioramenti clinici nell’arco di 18 mesi
«Vamorolone, steroide sintetico, è un farmaco sperimentale antinfiammatorio first-in-class che ha dimostrato prove di efficacia nella DMD dopo 24 settimane di trattamento a 2 o 6 mg/kg al giorno. In questo studio, nei partecipanti con DMD, l’efficacia in aperto e l’esperienza di sicurezza di vamorolone sono state valutate per un periodo di 18 mesi» specificano Smith e colleghi.

Gli autori hanno eseguito uno studio multicentrico, open-label, di 24 settimane (VBP15-003) con un’estensione a lungo termine di 24 mesi (VBP15-LTE) che ha valutato gli effetti correlati al farmaco di vamorolone sugli esiti motori e sugli eventi di sicurezza correlati ai corticosteroidi.

Il trial è stato condotto in Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Svezia e Israele dal 2016 al 2019. I risultati presentati si sono focalizzati sullo studio preliminare di 24 settimane e sui primi 12 mesi dello studio VBP15-LTE, per un periodo di trattamento totale di 18 mesi.

I ricercatori hanno scoperto che, tra i partecipanti (ragazzi con DMD da 4 ai <7 anni di età all’ingresso) che avevano ricevuto 2 mg/kg al giorno o 6 mg/kg al giorno per l’intero periodo di studio di 18 mesi, ci sono stati miglioramenti clinici in tutti gli esiti motori, dal basale al mese 18.

Ciò includeva la velocità del tempo di stazione eretta, la velocità di corsa/passeggiata di 10 metri, la velocità nel salire 4 gradini, il test del 6 minuti di cammino e il NorthStar Ambulatory Assessment (scala funzionale validata per misurare le performance ambulatoriali di ragazzi con DMD).

Smith e colleghi hanno anche confrontato gli esiti in pazienti con DMD che hanno ricevuto vamorolone (n = 46) con partecipanti a un gruppo abbinato del CINRG Duchenne Natural History Study (il più vasto studio sugli esiti clinici del DMD  e della progressione di malattia mai condotto finora) che comprendeva 19 pazienti che erano naive ai corticosteroidi e 68 che li avevano ricevuti, in un periodo simile di 18 mesi.

Questo confronto ha dimostrato che il tempo di stazione eretta non era significativamente diverso tra i pazienti trattati con vamorolone e i pazienti naive ai corticosteroidi. Tuttavia, i partecipanti trattati con vamorolone hanno mostrato un miglioramento significativo rispetto ai partecipanti naive ai corticosteroidi in riferimento a velocità di corsa/camminata per 10 metri e velocità nel salire 4 gradini. I miglioramenti relativi al vamorolone erano simili in grandezza ai miglioramenti correlati ai corticosteroidi, osservano Smith e colleghi.

Meno effetti collaterali rispetto ai corticosteroidi
I pazienti trattati con corticosteroidi hanno dimostrato un arresto della crescita, mentre i partecipanti che hanno ricevuto il vamorolone non lo hanno manifestato. Gli eventi avversi segnalati dal medico riguardanti l’aspetto cushingoide, l’irsutismo, l’aumento di peso e i cambiamenti di comportamento sono stati minori con vamorolone rispetto ai tassi di eventi avversi associati a prednisone e deflazacort.

I ricercatori riconoscono diverse limitazioni del presente studio, tra cui il disegno in aperto e i confronti indiretti con le ricerche precedenti. «Tuttavia, i bracci placebo a lungo termine in una rara malattia pediatrica come la DMD sono considerati non etici» sottolineano.

Smith e colleghi riferiscono inoltre che è in corso uno studio in doppio cieco che comprende 120 partecipanti con DMD assegnati a quattro gruppi (vamorolone 2 mg/kg al giorno e 6 mg/kg al giorno, placebo e prednisone 0,75 mg/kg al giorno) e fornirà prove di classe I per quanto riguarda la sicurezza e l’efficacia del vamorolone.

Per quanto riguarda il presente studio, i ricercatori scrivono che fornisce «una prova di classe IV che, per i ragazzi con DMD, il trattamento con vamorolone per 18 mesi mostra una possibile efficacia rispetto a una coorte di storia naturale di pazienti naive ai corticosteroidi e sembra essere ben tollerato, con meno problemi di sicurezza rispetto a quanto in genere visto con il trattamento corticosteroide standard a lungo termine».

Riferimento bibliografico:
Smith EC, Conklin LS, Hoffman EP, et al. Efficacy and safety of vamorolone in Duchenne muscular dystrophy: An 18-month interim analysis of a non-randomized open-label extension study. PLoS Med. 2020 Sep 21;17(9):e1003222. doi: 10.1371/journal.pmed.1003222.
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