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Cassino: inaugurata la casa rifugio “Essere Libera”

Cassino: inaugurata la casa rifugio "Essere Libera"

A Cassino inaugurata la casa rifugio “Essere Libera”: in un bene confiscato alla criminalità organizzata saranno ospitate 8 donne con i loro figli

Si chiama ‘Essere libera‘ e potrà ospitare otto donne in uscita dalla violenza con i propri bambini e bambine. È la nuova casa rifugio inaugurata oggi a Cassino dall’associazione Risorse Donna in un evento online, trasmesso in diretta sui canali social della Regione Lazio, a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’assessora regionale alle Pari Opportunita’, Giovanna Pugliese, le consigliere regionali Sara Battisti e Marta Bonafoni, il sindaco di Cassino, Enzo Salera, e l’assessora alle Pari Opportunita’ del Comune del Basso Lazio, Maria Concetta Tamburrini.

LA CASA RIFUGIO ESSERE LIBERA

Unica casa rifugio sul territorio della provincia sud di Frosinone, sorta su un bene confiscato alla criminalità organizzata, il nuovo presidio antiviolenza “nasce grazie alla volonta’ del Comune di Cassino e della Regione Lazio- spiega all’agenzia di stampa Dire (www.dire.it) Elisa Viscogliosi, presidente dell’associazione Risorse Donna- e direi anche grazie alla determinazione delle operatrici e delle volontarie, che escono da un’esperienza molto importante e anche molto dolorosa, che è quella della casa rifugio di Villa Latina”.

Un progetto, quello di Villa Latina, terminato con lo sfratto dall’immobile e la chiusura della casa, che oggi rinasce a Cassino “con una conformazione completamente diversa”, sottolinea l’operatrice antiviolenza. Infatti, la struttura è costituita “da quattro appartamenti monolocali completamente indipendenti, in cui ogni donna potrà, insieme ai propri figli e alle proprie figlie, vivere la quotidianità in un ambiente molto familiare e confortevole, ma al tempo stesso scegliere in qualsiasi momento di stare tutte insieme”.

Dove? Negli spazi adibiti a coworking, ad esempio, “dove le donne potranno dialogare e effettuare laboratori” e aprirsi al confronto con donne che si trovano in altre condizioni.

LO SPORTELLO DONNA

Nel progetto è prevista la realizzazione dello ‘Sportello Donna‘, dedicato non solo alle ospiti della struttura, ma a tutte le donne che vogliono intraprendere un percorso socio-lavorativo. “Sara’ uno spazio dove mettere in circolo le loro emozioni, ma anche creare le proprie competenze- chiarisce Alessia Garonfalo, operatrice per l’inserimento socio-lavorativo dell’associazione- Sara’ anche l’occasione per lavorare un po’ in rete con il territorio, con altre aziende, attivando dei progetti di inserimento socio-lavorativo ma anche introducendo un’occasione di formazione per l’autoimprenditorialita’”.

LO SPAZIO PER I BIMBI

Ma in ‘Essere libera’ anche i bimbi avranno un appartamento dedicato con giochi e libri, a cui presto si aggiungera’ uno spazio all’aperto che sara’ costruito grazie al contributo di Ikea. “Ikea ha valutato il nostro progetto- fa sapere Viscogliosi- lo ha riconosciuto valido e lo ha inserito all’interno delle proprie azioni di responsabilita’ sociale, donandoci gli arredi per tutti gli appartamenti”.

“Per me e per tutta l’amministrazione questo progetto e’ il segno di una risposta concreta ai bisogni di donne che veramente gridano aiuto e che devono avere risposte dalla politica– dichiara alla Dire l’assessora Maria Concetta Tamburrini– È solo l’inizio di un progetto che per ora ha dato una casa, ma che deve dare anche formazione e deve essere un’occasione di crescita morale, civile e sociale per tutto il territorio”. L’immobile, in parte destinato anche a famiglie in emergenza abitativa, e’ stato concesso a Risorse Donna in comodato d’uso gratuito per cinque anni, “ma io sono convinta- sottolinea Tamburrini- che sara’ una progettualita’ che continuera’ per molto tempo, anche perche’ insieme con queste ragazze e con le volontarie del nostro sportello antiviolenza stiamo gia’ pensando di allargare di creare un vero e proprio cav”.

LA STORIA DI VIVIANA

A portare la sua testimonianza all’inaugurazione anche Viviana, mamma di due bambini di 8 e 5 anni e vittima di violenza psicologica e fisica da parte del partner. Grazie alle operatrici di Risorse Donna, Viviana e’ uscita dalla violenza e ha ricominciato a vivere, tornando a casa sua, dopo una permanenza di sei mesi in casa rifugio.

“Non e’ stato facile- racconta all’agenzia Dire- Io ho fatto le valigie due o tre volte e due tre volte le operatrici le hanno riportate dentro. Il lavoro che fanno loro serve, io sono rinata quando ho capito che la violenza e’ violenza sempre e non si torna indietro e soltanto attraverso il loro aiuto sono riuscita a comprendere che non va mai messa sullo stesso piano del perdono”, dice e lancia un appello a tutte le donne che stanno vivendo situazioni simili alla sua: “Non dovete avere paura, ci vuole tempo. Prima di rivolgervi a qualsiasi altra istituzione alzate la cornetta e fate il 1522, perche’ dall’altra parte vi rispondera’ una persona che non solo potra’ aiutarvi psicologicamente e supportare, ma anche mettervi sulla strada giusta, con tante molliche da mettere insieme, come Pollicino”.

IL SINDACO DI CASSINO: “LA NUOVA CASA RIFUGIO È UN LUOGO DI RISCATTO PER LA COMUNITÀ”

Questa inaugurazione della casa rifugio, soprattutto per il luogo in cui si trova, ha un doppio valore simbolico: rappresenta un cambiamento culturale di una comunità che deve prendere in considerazione l’importanza di avere un valore concreto ed effettivo con la messa a disposizione di uno spazio fisico per le donne che hanno subito violenza e per chi ha una difficoltà alla sussistenza; in più abbiamo voluto farlo all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata”, dichiara il sindaco di Cassino, Enzo Salera, intervenendo all’evento online di inaugurazione della nuova casa rifugio gestita dall’associazione Risorse Donna ‘Essere Libera’ proprio nella città del Basso Lazio. “Anche qui c’e’ una svolta culturale forte- aggiunge il primo cittadino- Fino a qualche anno fa questi beni venivano considerati intoccabili, adesso noi li abbiamo recuperati con forza. Io ho conosciuto le ragazze dell’associazione Risorse Donna, quando mi parlavano di questo progetto non avevamo ancora un luogo fisico dove poterlo fare. Nel momento in cui mi è stato assegnato questo bene, a fine luglio 2019, abbiamo pensato che questo fosse il luogo ideale per avere questo spazio fisico per le donne e non solo, perché è dedicato in parte anche a persone con disagio abitativo”. Per il sindaco di Cassino si tratta di “un luogo di riscatto della collettività nei confronti della criminalità. Sulla stessa scia inaugureremo la Casa della Cultura“. Due modi simbolici di garantire l’”utilità sociale” ai beni confiscati. Oggi abbiamo raggiunto un grandissimo risultato per la città, per il nostro territorio, che possa essere da esempio per gli altri Comuni”, conclude Salera.

PUGLIESE: “ALLO STUDIO PROCEDURE PER ALBO DELLE ASSOCIAZIONI”

“Nella Regione Lazio noi abbiamo fatto tantissimo quest’anno, nel lockdown non ci siamo mai fermati, e nonostante il Covid abbiamo in programma per l’inizio del 2021 l’apertura di nuovi centri antiviolenza, che arriveranno a 27, più 16 case rifugio e una casa di semiautonomia. Cifre che saranno incrementate con nuovi progetti pilota che stanno venendo fuori dalle empowerment delle donne e con la collaborazione di reti di associazioni e istituzioni”, dichiara l’assessora al Turismo e Pari Opportunità della Regione Lazio, Giovanna Pugliese, nel corso dell’evento online di inaugurazione della nuova casa rifugio di Cassino ‘Essere libera’.

“Voglio ringraziare tutte le istituzioni- aggiunge Pugliese- il sindaco di Cassino, l’assessora, le consigliere regionali e le associazioni delle donne. Sono veramente grata per il lavoro fatto e penso che questo territorio del frusinate dia veramente delle grandi soddisfazioni a livello politico-istituzionale e di costruzione di reti. Ieri e’ stata una ricorrenza che lo stesso presidente Zingaretti, nella conferenza stampa, ha detto che a noi non interessa celebrare: per noi e’ 25 novembre tutti i giorni. Oggi io vedo un grande cammino di uomini e di donne per realizzare un progetto serio di accoglienza, ma soprattutto di cammino insieme alle donne che sono vittime di violenza”. E proprio sulle associazioni di donne che lavorano nell’antiviolenza, l’assessora fa sapere: “Stiamo studiando delle procedure e costruendo con la cabina di regia di Cecilia D’Elia la possibilita’ di far nascere un albo per fare in modo che anche le procedure siano più giuste e che le associazioni di donne che gestiscono le case rifugio e centri antiviolenza siano sempre associazioni con un livello alto di responsabilità e richiamo alla Convenzione di Istanbul”.

BONAFONI: “LA CASA RIFUGIO ESSERE LIBERA DI CASSINO È IL RISULTATO DI UNA BELLA POLITICA”

“Credo che questo progetto della nuova casa rifugio che il territorio di Cassino sposa, dove c’era un vuoto da questo punto di vista e che viene realizzato su un bene confiscato, ci consegni un 25 novembre di rilancio della lotta per un’uscita delle donne dalla violenza. La prima ferita della societa’ e’ il rapporto violato tra uomini e donne“, dichiara la consigliera regionale del Lazio, Marta Bonafoni, intervenendo all’evento online di inaugurazione della nuova casa rifugio gestita dall’associazione Risorse Donna ‘Essere Libera’ proprio nella citta’ del Basso Lazio.

“Se le donne escono della violenza, le società escono dalla violenza e le comunità diventano piu’ forti, coese, persino piu’ ricche come dicono ricerche e statistiche- sottolinea la consigliera- La bella politica è quella che stiamo raccontando in questa ora insieme: e’ quella che sa fare squadra, che sa tradurre cio’ che significa fare rete all’interno dei territori, che sa mettere insieme le migliori energie e competenze, che in qualche caso vede le istituzioni cedere sovranita’ nei confronti della capacita’ che l’associazionismo, come nel caso di Risorsa Donna, ha di far fare un passo avanti a tutti”. Sottolinea Bonafoni: “Nel 2014 noi abbiamo approvato con l’amministrazione Zingaretti una delle migliori leggi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere che esistano in Italia, e l’abbiamo approvata proprio grazie all’ascolto fattivo, concreto, disponibile e sincero delle associazioni, delle cooperative e dei centri antiviolenza. Avevamo avuto occasione di fare un sopralluogo in quegli spazi- ricorda- li avevo visti scarnificati da quella che era ancora la vecchia vocazione nera, molesta per il territorio, della criminalita’ organizzata. Vederli per come sono ora e’ clamoroso e mi fa emozionare”.

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