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Design: la collezione Castelli si ispira a Giorgio Morandi

Design: la collezione Castelli si ispira a Giorgio Morandi

Il mondo di Giorgio Morandi nel salotto di casa: le opere del pittore hanno ispirato una serie di complementi d’arredo realizzati da Castelli

Le forme e i colori cari a Giorgio Morandi, ma anche gli strumenti della sua vita quotidiana di artista: gli oggetti legati al pittore bolognese diventano una collezione di elementi d’arredo grazie all’accordo siglato tra il Museo Morandi e l’azienda Paolo Castelli, che ha realizzato la collezione disponibile sulla piattaforma online Artemest. Successivamente, partirà anche la distribuzione offline.

Un progetto di “alto contenuto innovativo ed estetico”, sottolinea il presidente dell’Istituzione Bologna Musei, Roberto Grandi, grazie al dialogo “tra una grande istituzione culturale e un’importante realtà imprenditoriale del nostro territorio, che stanno parlando e vogliono parlare sempre di più, anche insieme, al mondo”. Il Museo Morandi ha concesso il proprio marchio e realizzato i testi che accompagnano i prodotti. In cambio, l’intesa prevede anche la distribuzione di royalties: “È anche questo un aspetto importante ma non è per questo che è stato realizzato l’accordo”, assicura Grandi. Il frutto è una “collezione molto intensa“, afferma Paolo Castelli, ceo e direttore artistico dell’omonima azienda, come riferisce la Dire (www.dire.it).

“FOLGORATO DALLO STUDIO DEL PITTORE”

“L’idea è nata quando diversi anni fa realizzammo la remise en place della casa del pittore- racconta Castelli- e rimasi molto affascinato dalla stanza dove dipingeva”. Così, dopo essere stato “folgorato dall’arte di Morandi”, continua l’imprenditore, si è arrivati alla realizzazione di 20 oggetti, tutti di produzione artigianale. Ad esempio, il cavalletto utilizzato da Morandi è diventato un oggetto che può essere utilizzato come appendiabiti o portalampada. Le iconiche bottiglie morandiane, invece, possono essere illuminate: “Sono di vetro e realizzate a mano, una per una a Murano”, sottolinea Castelli, insomma delle “piccole opere d’arte”.

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Certo, la possibilità di mettere in salotto un pezzo della serie “Oggetti d’autore: omaggio a Morandi” non è alla portata di tutte le tasche. “Abbiamo cercato di sostenere la qualità e l’estetica” ma anche di “contenere i costi”, afferma Castelli, puntando così ad un mercato “medio-alto”. Per fare qualche esempio, per il cavalletto occorrono 1.525 euro. Ma con 185 si può acquistare l’opzione meno costosa tra i set di piatti che simulano la tavolozza di Giorgio Morandi. Gli acquisti online si possono già effettuare e oggi “partirà una comunicazione indirizzata a circa 100.000 tra collezionisti, clienti finali, interior desing e architetti”, segnala Marco Credendino, ceo e co-fondatore di Artemest. Più avanti, gli arredi saranno disponibili anche offinline tramite i canali commerciali della Paolo Castelli. In più, la collezione potrebbe trovare spazio nello stesso Museo Morandi: “Possiamo organizzare la vendita in attesa della riapertura per avere un riscontro diretto tra gli oggetti e il museo che li ha ispirati”, afferma Grandi.

LEPORE: “SI VA VERSO IL MUSEO INTERNAZIONALE”

Questo progetto consentirà al patrimonio Morandi di “entrare in contatto con il grande pubblico”, dichiara l’assessore comunale alla Cultura, Matteo Lepore. Solo un assaggio del percorso che porterà alla nascita di un museo internazionale dedicato al pittore, per il quale il Comune vuole acquistare la Palazzina Magnani: “Stiamo finalizzando con il Demanio”, afferma Lepore, con l’obiettivo di “rilanciare Bologna e collocarla nel posto che merita livello internazionale. Vorremmo raggiungere Morandi, visto che la sua pittura e la sua carriera sono più conosciute all’estero che in patria”.

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