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Covid: oltre 31mila nuovi casi ma è record di tamponi

Emergenza Covid, oltre 31mila nuovi positivi con 215mila tamponi, le vittime sono 199. Brusaferro: "Rt sopra l’1,7 e scenario 4 in undici regioni"

Emergenza Covid, oltre 31mila nuovi positivi con 215mila tamponi, le vittime sono 199. Brusaferro: “Rt sopra l’1,7 e scenario 4 in undici regioni”

“Oggi non ci sono buone notizie, siamo a circa 31mila casi e 199 decessi, 95 terapie intensive in più, con numero di tamponi 215mila. Fare più tamponi però non significa fare reale tracciamento dei casi, non si riesce quindi a controllare meglio”. Lo ha detto il professore Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, nella conferenza stampa organizzata dal ministero per la cabina di regia della situazione epidemiologica in Italia. Nella giornata di ieri, spiega l’agenzia Dire (www.dire.it), i nuovi positivi erano stati 26.831 mentre i decessi erano 217.

Preoccupa l’indice RT

L’epidemia sta correndo in tutti i Paesi europei, tra cui la Germania che riporta diverse regioni dove l’epidemia sta crescendo fortemente. Il numero di nuove persone positive, in Italia, è aumentato molto nelle ultime due settimane. L’incidenza che calcoliamo nella cabina di regia, con cadenza bisettimanale, ci indica 280 casi per 100mila abitanti. Questi che vi presentiamo sono dati calcolati fino a domenica scorsa, quindi tengono conto di una realtà con un pochino di ritardo. Mentre il dato settimanale di cui diamo conto settimanalmente, è un’istantanea dei dati del momento”. Lo ha detto il professore Silvio Brusaferro, presidente dell’istituto superiore di Sanità, nella conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute per la cabina di regia della situazione epidemiologica in Italia.

“A fronte di questa situazione epidemiologica- spiega Brusaferro- iniziano ad essere nuovamente colpite le persone anziane. La trasmissione del virus alle persone più anziane desta preoccupazione. Oggi presentiamo anche un’analisi campionaria sulle cartelle cliniche dei pazienti deceduti, di cui abbiamo fatto anche una comparazione, marzo-maggio; giugno-agosto e settembre-ottobre che stiamo ancora vivendo. Il 73% delle persone decedute aveva più di tre patologie, l’1% non aveva alcuna patologia, quindi nessuna co-morbidità”.

“In Italia- prosegue Brusaferro- tutte le Regioni sono significativamente superiori a Rt 1 e il dato Rt della maggior parte è oltre 1,7; anche se questo quadro epidemiologico è relativo ad un situazione precedente rispetto alle misure intraprese. Tuttavia lo scenario 4 è stato raggiunto in alcune Regioni, la situazione è grave e si traduce in una estrema difficoltà di tracciamento. Ci sono alcuni contesti regionali in cui è importante fare una valutazione di intervento urgente e mirato”.

Undici regioni sono già nello scenario 4 con i dati della scorsa settimana- ribadisce Brusaferro- ma il Paese ha assunto decisioni impegnative con il Dpcm del 24 ottobre. Il documento stesso prodotto da tutti i soggetti che partecipano alla definizione della situazione epidemiologica, tiene conto di una certa flessibilità e della messa a disposizione di una serie di strumenti articolati ed elastici, a seconda della necessità, sia a livello locale che nazionale. Settimanalmente i profili delle Regioni vengono condivisi con la cabina di regia, c’è un monitoraggio continuo della situazione, sulla quale si possono innestare nuove condizioni di sorveglianza e contenimento dell’epidemia”.

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