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E-crops: nuovo progetto sull’agricoltura digitale

E-crops: un nuovo progetto PON al servizio dell'agricoltura digitale sostenibile. Il Cnr partecipa mettendo a disposizione il know how interdisciplinare di 15 istituti

Con la pubblicazione del decreto direttoriale da parte del MUR, parte ufficialmente il progetto “E-crops – tecnologie per l’agricoltura digitale sostenibile”, con Cnr capofila e coordinato dal Disba, Dipartimento di scienze bio-agroalimentari. E-crops è un progetto PON in area Agrifood, finanziato nell’ambito dei progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione intelligente. Il Cnr partecipa mettendo a disposizione il know how interdisciplinare di 15 istituti afferenti a 4 diversi dipartimenti, esercitando un ruolo di collegamento tra enti di ricerca, aziende del settore ICT e del settore agri-food con alta vocazione alla digitalizzazione avanzata rivolta alla sostenibilità agro-ambientale.

Il partenariato pubblico – privato è formato oltre al Cnr da 10 aziende che spaziano dalle grandi imprese quotate in borsa alle Pmi ed alle società cooperative agricole, e da alcune università ed agenzie.

E-crops ha l’obiettivo di sviluppare tecnologie e metodologie innovative per monitorare e gestire le colture ed i rischi a cui sono esposte, attraverso una serie di applicazioni pilota in grado di essere scalate in funzione degli obiettivi aziendali. L’impiego di infrastrutture per la fenotipizzazione high-troughput, di nuovi sensori di campo e nuove tecnologie per il telerilevamento, permetteranno di costruire rappresentazioni digitali delle colture aumentando il livello di conoscenza ottenibile con tecniche di rilievo non invasivo. Le ricadute di mercato ed occupazionali sono triplici: nuovi mercati per produttori di tecnologie; aumento di competitività e redditività delle aziende agricole associato ad inserimenti in organico di nuove figure professionali; opportunità per la nascita di start-up di congiunzione tra settori tecnologi ed agricoli.

Il progetto ha un importo totale di circa 10 milioni di euro, avrà una durata di 30 mesi e si inserisce di fatto anche nella nuova visione dettata dal programma Green deal e dalla strategia Farm to fork della Commissione europea.

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