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Il panettone di Giovanni Cova & C celebra Raffaello

Il panettone di Giovanni Cova & C. quest’anno promuove l’arte di Raffaello: all’ interno un libretto delle opere e un buono sconto per accedere alle pinacoteche di Brera e Ambrosiana

Il panettone di Giovanni Cova & C. quest’anno promuove l’arte di Raffaello: all’ interno un libretto delle opere e un buono sconto per accedere alle pinacoteche di Brera e Ambrosiana

500 anni fa moriva Raffaello, il divin pittore, genio del Rinascimento e con l’ambizione di riaffermare una nuova normalità riprendono anche le sue celebrazioni nel Mondo e in Italia. Il grande talento di Raffaello Sanzio ci ha regalato un percorso artistico senza precedenti che verrà appunto sottolineato anche nelle elegantissime confezioni che racchiudono i panettoni della storica pasticceria Giovanni Cova & C.

Con il mondo sconvolto dalla pandemia, le mostre dedicate a Raffaello sono state temporaneamente chiuse e nella comune volontà di ristabilire la giusta attenzione al genio urbinate, la Giovanni Cova & C., grazie anche alla preziosa partecipazione delle Pinacoteche, si è resa promotrice di una nuova forma di collaborazione tra istituzioni pubblico/privati e impresa.

Da alcuni anni abbiamo intrapreso un percorso di valorizzazione del patrimonio artistico italiano, soprattutto legato alle eccellenze milanesi perché ogni nostro prodotto emoziona e vogliamo continuare a generare questi sentimenti, con nuove esperienze sensoriali. – confida Andrea Muzzi AD di Giovanni Cova & C. – La pandemia ha stravolto le nostre vite, i nostri programmi – e continua – possiamo ancora riappropriarci dei piaceri della vita e pensare a come valorizzare le eccellenze e i talenti italiani attraverso l’arte pasticcera, anche in questo momento storico difficile”.

La LINEA RAFFAELLO è un viaggio tra gusto e bellezza, dove le opere si fondono con la tradizione di Giovanni Cova & C., icona dell’artigianalità nella pasticceria milanese, selezionatrice non solo di ingredienti e materie prime, ma anche maestra nella realizzazione di packaging raffinati, esclusivi e riconoscibili.

È custodito da oltre 400 anni in Pinacoteca Ambrosiana il meraviglioso Cartone preparatorio de: “la Scuola di Atene” di Raffaello, il simbolo della perfezione pittorica nel mondo, dipinto nella Stanza della segnatura in Vaticano, recentemente al centro di un importante restauro, durato quattro anni, che ha riportato in luce l’originaria bellezza dell’opera. La sua riproduzione racchiude il Panettone GRANCIOCCOLATO®, con granella di nocciole, mentre il Panettone CLASSICO premiato con le Tre Stelle dall’ International Taste and Quality Institute, è avvolto nella riproduzione dell’opera di Raffaello “Lo Sposalizio della Vergine” che si trova alla Pinacoteca di Brera, capolavoro che sancisce l’ingresso del giovanissimo urbinate nell’Olimpo della grande arte.

Ad impreziosire ogni singola confezione, in regalo un libro con la descrizione esclusiva delle opere realizzato a cura delle due pinacoteche milanesi, proposto assieme a sei coupon di sconto del valore di 30 euro complessivi, utilizzabili per l’ingresso alle mostre da dicembre 2020 a giugno 2021; un’azione unica e destinata a fare da apripista nel rilancio del sistema culturale ed artistico nazionale post Covid.

Il Panettone, dolce milanese ed italiano per eccellenza che ci rappresenta in tutto il mondo, frutto della tradizione pasticcera di Giovanni Cova & C., contribuirà a far riscoprire un intero capitolo del Rinascimento italiano e della sua arte, per promuovere anche in questo periodo di distanziamento fisico la cultura.

LA STORIA DI GIOVANNI COVA & C., LA PASTICCERIA EMBLEMA DI MILANO, IN VIA CUSANI, 10.

La storia ebbe inizio nel 1930 quando due pasticcieri, Agostino Panigada e Giovanni Cova, aprirono un laboratorio dolciario in Viale Monza, a Milano, eredi di una tradizione pasticcera che ben presto si diffuse in tutto il mondo. A sottolineare il primato del “panettone di lusso”, all’epoca furono affissi manifesti pubblicitari che raccontavano per immagini la storia del meraviglioso dolce lievitato, il cui logo raffigurava una vistosa corona regale, la stessa che continua a brillare sul marchio ancora oggi. La famiglia Muzzi attualmente è proprietaria del famoso brand di pasticceria, che quest’anno festeggia il 90mo dalla sua fondazione.

LA COLLABORAZIONE TRA LA GIOVANNI COVA & C. E LE PINACOTECHE MILANESI 

“Dal 1609, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, edificata da Federico Borromeo nel centro geometrico della città di Milano, è un punto di riferimento per tutti coloro che sono alla ricerca del vero e del bello. Con le sue prestigiose collezioni di manoscritti e rarissimi stampati, oltre alla pinacoteca, è il museo più antico della città.

L’Ambrosiana è da sempre luogo di incontro e di ricerca, confronto e collaborazione con le realtà̀ culturali, istituzionali e imprenditoriali.

Per il secondo anno consecutivo, è lieta di collaborare con la Giovanni Cova & C., il cui marchio è garanzia di un prodotto dolciario di alta pasticceria e di rigorosa tradizione milanese, e il 2020, dedicato all’anniversario di Raffaello, diventa un’occasione per affiancare la Pinacoteca di Brera, custode di un’altra preziosa tavola del Maestro di Urbino.

Con modalità̀ innovative, ancora una volta arte, cultura e tradizione, nelle loro molteplici e variegate forme, trovano modo di raccontarsi a vicenda, narrando insieme le meraviglie che Milano sa offrire”.

Mons. Marco Ballarini – Prefetto dell’Ambrosiana

“Negli ultimi anni la Pinacoteca di Brera ha dimostrato che forme di collaborazione tra pubblico e privato, volte alla valorizzazione del patrimonio artistico, non sono solo possibili, ma indispensabili per un museo che ambisca a rinnovarsi e a mantenere la sua vocazione internazionale.

L’iniziativa con la Giovanni Cova & C. celebra in forma alternativa a quelle tradizionali, uno dei massimi capolavori della collezione braidense, lo “Sposalizio della Vergine” nell’anno della ricorrenza dell’artista, per legare la Pinacoteca a un marchio d’eccellenza.

Questa collaborazione è inoltre una vicenda profondamente “milanese”: da una parte perché pone Brera in contatto con la storia dell’arte pasticcera cittadina, dall’altra per consentire al museo di collaborare con un altro luogo nevralgico della cultura milanese, la Pinacoteca Ambrosiana”.

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