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Referendum: Di Maio esulta, Lega chiede scioglimento delle Camere

Referendum sul taglio dei parlamentari, la data è un rebus: “Con il Coronavirus votare il 29 marzo è un attentato alla democrazia”

Referendum taglio dei parlamentari, il M5s esulta: “Risultato storico, noi motori del cambiamento”. La Lega: “Sciogliere le Camere, non possono eleggere il capo dello Stato”

Quello raggiunto oggi e’ un risultato storico. Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. È la politica che da’ un segnale ai cittadini. Senza il MoVimento 5 Stelle tutto questo non sarebbe mai successo”. Cosi’ Luigi Di Maio, spiega l’agenzia di stampa Dire (www.dire.it).

“Non ci fermeremo qui con le riforme, questo è solo l’inizio del percorso. Il prossimo step sarà quello della riduzione delle indennità dei parlamentare”. Così il capo politico del M5s, Vito Crimi, che aggiunge: “Abbiamo dimostrato in questa legislatura che siamo in grado di essere il vero motore del cambiamento”.

La posizione della Lega

“Ora la logica conseguenza sarebbe che si sciogliessero le Camere per sperimentare finalmente l’efficienza conquistata con la riforma”. Lo dice Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega, commentando gli exit poll del referendum costituzionale, alla luce del fatto che il 97,5% dei deputati ha votato sì alla riforma costituzionale, mentre il dato nazionale sì è fermato al 66.

“Anche perché sarebbe strano avere un Parlamento non in linea con la Costituzione nella sua composizione e ancora più strano pensare che un Parlamento sfiduciato dai cittadini possa scegliere il prossimo Presidente della Repubblica“, aggiunge.

Zingaretti: “Ora avanti con le riforme”

Nicola Zingaretti si dice soddisfatto del risultato al referendum. “E’ confermata la validita’ della scelta del Pd. Ora avanti con le riforme. Rappresenteremo anche molte delle preoccupazioni di chi ha votato No reputando insoddisfacente solo il taglio dei parlamentari”, aggiunge a quanto si apprende Zingaretti.

“Il Partito democratico ha contribuito in maniera decisiva alla vittoria del si’ al referendum, dando un contributo importante per un si’ riformista che e’ tutto il contrario di un si’ populista”. Lo ha detto l’esponente dem Walter Verini dalla sede del partito a Roma, commentando la sempre piu’ probabile vittoria del si’ al referendum. “Dentro a questa vittoria – ha aggiunto Verini– ci sono anche ragioni e perplessita’ per il no che noi assumiamo per avviare una serie di riforme e far si’ che il Parlamento ne esca rafforzato”.

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