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Fibrosi cistica: conferme per la tripla combinazione

La terapia tripla elexacaftor-ivacaftor-tezacaftor si associa a migliori benefici in pazienti affetti da fibrosi cistica che sono omozigoti per la mutazione Phe508del

Fibrosi cistica, nuovi dati clinici favorevoli per la tripla combinazione elexacaftor/tezacaftor/ivacaftor testata con successo in pazienti con una mutazione F508del

Vertex Pharmaceuticals ha recentemente annunciato i positivi risultati emersi da uno studio clinico globale, di Fase III, condotto per valutare il nuovo farmaco Trikafta®, basato sulla tripla combinazione delle molecole elexacaftor/tezacaftor/ivacaftor, in persone con fibrosi cistica (FC) di età uguale o superiore a 12 anni, aventi una copia della mutazione F508del e una mutazione di gating (F/G), oppure una copia della mutazione F508del e una mutazione a funzione residua (F/RF), nel gene CFTR.

La sperimentazione, randomizzata e in doppio cieco, è stata strutturata in due gruppi paralleli di pazienti (gruppo F/G e gruppo F/RF). Inizialmente, tutti i partecipanti hanno ricevuto una terapia di 4 settimane con ivacaftor o con tezacaftor/ivacaftor. Dopo questa fase di run-in, i pazienti sono stati selezionati in modo casuale per ricevere il farmaco Trikafta (132 pazienti in totale) o per continuare il precedente trattamento con ivacaftor o con tezacaftor/ivacaftor (126 pazienti in totale).

In base ai risultati emersi, lo studio clinico ha raggiunto il suo endpoint primario, rappresentato dalla variazione assoluta media, all’interno di ognuno dei due gruppi di partecipanti, della percentuale prevista del volume espiratorio forzato in un secondo (ppFEV1), un parametro utilizzato per la valutazione della funzionalità polmonare dei pazienti con FC. Dopo 8 settimane di trattamento, il farmaco Trikafta ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo nella ppFEV1, pari a 3,7 punti percentuali, rispetto a ivacaftor o tezacaftor/ivacaftor.

Nella sperimentazione, inoltre, sono stati soddisfatti anche tutti gli endpoint secondari. Tra questi, il farmaco Trikafta ha dimostrato, all’interno di ognuno dei due gruppi di partecipanti, una riduzione media statisticamente significativa, pari a 22,3 mmol/L, dei livelli di cloruro nel sudore.

Per quanto riguarda la sicurezza, il farmaco Trikafta è stato generalmente ben tollerato. La maggior parte degli eventi avversi è stata di entità lieve o moderata. L’evento avverso più comune, verificatosi nel 15% o più dei pazienti, indipendentemente dal gruppo di trattamento, è stato il mal di testa. Eventi avversi gravi sono stati osservati nel 3,8% dei pazienti che hanno ricevuto Trikafta e nell’8,7% dei pazienti che hanno ricevuto ivacaftor o tezacaftor/ivacaftor. Nello studio, un paziente che assumeva Trikafta e 2 pazienti che assumevano ivacaftor o tezacaftor/ivacaftor hanno dovuto interrompere il trattamento a causa di eventi avversi.

“I risultati di questo studio dimostrano che la nuova tripla combinazione fornisce un significativo vantaggio, ai pazienti F/G e F/RF, rispetto alle attuali terapie basate sui modulatori di CFTR; tali dati si aggiungono al solido corpus di prove a sostegno dell’efficacia di questo farmaco nei pazienti con FC aventi almeno una mutazione F508del”, ha affermato Carmen Bozic, Executive Vice President, Global Medicines Development and Medical Affairs, e Chief Medical Officer di Vertex.

Lo scorso mese di giungo, il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) ha raccomandato l’approvazione della tripla combinazione elexacaftor/tezacaftor/ivacaftor (con il nome commerciale Kaftrio®) per il trattamento di persone con FC, di età pari o superiore a 12 anni, con due mutazioni F508del, o con una mutazione F508del e una mutazione a funzione minima, nel gene CFTR. Se la Commissione Europea dovesse ufficialmente confermare l’approvazione della tripla combinazione, i risultati di questo nuovo studio di Fase III saranno presentati all’EMA per la richiesta di un’eventuale estensione dell’indicazione del farmaco.

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