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Incendio Suvignano: interviene il leghista Galligani

Incendio alla fattoria di Suvignano: interviene il leghista Galligani

Incendio Suvignano, Galligani (Lega): “Tempi e modi del rogo farebbero propendere per la pista malavitosa. Più strumenti alle Forze dell’Ordine per scongiurare la minaccia di infiltrazioni”

Potrebbe esserci la mano della malavita dietro all’incendio che nella notte tra il 17 e il 18 agosto ha danneggiato gravemente la tenuta di Suvignano, nel comune di Monteroni d’Arbia.

Il rogo, che ha coinvolto circa 700 rotoballe di fieno e 250 quintali di seme di erba medica stoccati nel capannone dell’azienda agricola, oltre a dei mezzi agricoli, ha visto impegnati i Vigili del fuoco nello spegnimento per ore.

Sulla vicenda, che ha scosso l’intero territorio senese, è intervenuto Riccardo Galligani, candidato capolista della Lega per la Provincia di Siena.

“Checché si tratti di un’intimidazione della mafia o di un atto doloso di qualcun altro – specifica Galligani -, deve essere forte il grido soprattutto di chi è impegnato nella contesa elettorale, per di più trattandosi di un bene sottoposto a controllo della Regione. E’ inaccettabile che in Toscana, terra di libertà che vuole restare lontana dalla mafia, ci sia qualcuno che, per intimidazione o per interesse, si macchi di simili reati mettendo a repentaglio l’ambiente ed il lavoro di persone oneste, tanto più se, come in questo caso, ci troviamo di fronte ad un emblema della lotta alle mafie”.

“Bene – conclude Galligani – ha fatto il senatore Salvini a intervenire senza indugio sul Viminale perché sia mantenuta alta l’attenzione su quanto avvenuto, ma è anche responsabilità che compete a ogni livello alla comunità senese che non deve minimizzare un’offesa consistente alla propria aspettativa di legalità. Sappiamo che il territorio è appetibile al riciclo di denaro sporco per la criminalità organizzata, per questo il Governo deve garantire alle forze dell’ordine in Toscana tutti gli strumenti più innovativi per scovare e sconfiggere la criminalità organizzata”.
Suvignano è stata confiscata nel 2007 alla mafia. Questa vasta azienda circondata da 700 ettari di terreni, dopo un lungo iter per la confisca durato 24 anni, è poi stata trasformata in un agriturismo.
Lo scorso 5 febbraio 2019 l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva consegnato la tenuta di Suvignano al direttore dell’Ente Terre Regionali Toscane, Claudio Del Re.
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