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Martina Beltrami racconta le sue “Luci Accese”

Martina Beltrami racconta le sue "Luci Accese"

Martina Beltrami, ex concorrente di Amici 19, si racconta: “Dopo Luci accese, aspettatevi una me che nessuno conosce”

È un debutto che ancora la emoziona quello di Martina Beltrami, su tutte le piattaforme per Fiero Dischi/Artist First con “Luci accese”. Il brano, un’intensa ballad scritta dalla stessa artista di Rivoli, è il primo inedito dell’ex Amici, che – ai microfoni di Diregiovani (www.diregiovani.it) – racconta di quanto sia ancora strano vederlo fuori.

“È una sensazione nuova per me”, dice. “Non sapevo cosa aspettarmi. Mi fa un effetto stranissimo andare a cercare su Spotify e poter ascoltare il mio brano in macchina, cosa che facevo con gli altri. È strano ma è bellissimo”.

L’INTERVISTA ↓

“Luci accese” nasce da una relazione finita e ci porta dritti dentro quell’insieme di emozioni che ci si ritrova ad affrontare dopo una rottura. Sulla prima stesura provavo una rabbia indecifrabile – ci racconta – mi facevo duemila domande. Poi sono passata alla tristezza. Ho dei ricordi molto ampi di questo brano perché la mia relazione era volta al termine e io non ero propriamente felice. In qualche modo, così, “Luci accese” è stato un modo per elaborare il “lutto” e riabbracciare una speranza che, per un momento, sembrava perduta.

Il singolo, prodotto da Emiliano Bassi, era stato presentato live in anteprima durante Amici 19, che ha visto Martina gareggiare fino alle prime battute della fase finale. La scuola di Maria De Filippi è stata liberatoria. Prima del talent, “venivo veramente dal niente – dice Martina – non avevo mai cantato neanche davanti ai miei genitori. I miei non sapevano che io sapessi cantare”.

Entro la fine dell’anno fuori il disco d’esordio 

Ora l’artista classe 2000 non si ferma più e svela che, entro la fine del 2020 uscirà il suo album d’esordio. “Bisogna aspettarsi una Martina che nessuno conosce fino in fondo”, anticipa la cantante. “Ci sono dei pezzi che non sono propriamente nel mio stile – aggiunge Martina – uno in particolare, che però, non so come, una mattina mi sono svegliata e ho detto: ‘Bene, voglio buttare giù questo pezzo’. L’ho fatto e mi è piaciuto”.

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