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Dolly, la pecora clonata che ha rivoluzionato la scienza

Dolly, la pecora clonata che ha rivoluzionato la scienza

Pecora Dolly, storia della clonazione che rivoluzionò la scienza: il caso di questo esemplare da solo ha cambiato per sempre la storia della genetica

Scozia, 5 luglio 1996. Un team di ricercatori raggiunge un traguardo storico, destinato a rivoluzionare per sempre la tecnica della clonazione. Scienza ed etica si scontrano con la nascita della pecora Dolly, primo mammifero clonato da cellule adulte.

24 anni fa, Sir Ian Wilmut e i colleghi del Roslin Institute, finanziati dalla società di biotecnologie PPL Therapeutics, diedero vita alla pecora più famosa del mondo e alle prime controversie sul complicato mondo della clonazione.

COME E’ NATA LA PECORA DOLLY?

La pecora Dolly aveva tecnicamente “tre madri”. La prima ha fornito il DNA, un’altra ha fornito l’ovulo e la terza era la surrogata. La cellula utilizzata per la clonazione di Dolly è stata presa da una ghiandola mammaria.

Dolly ha iniziato la sua vita, come tutti gli altri animali clonati, in una provetta.
Una volta che il normale sviluppo è stato confermato, l’embrione fu trasferito in una madre surrogata.

Anche se in passato c’erano già state delle clonazioni da cellule embrionali, Dolly fu la prima riuscita di un mammifero adulto.

La pecora dei record è nata il 5 Luglio 1996 e fu chiamata Dolly in onore di Dolly Parton.

A differenza di molti animali clonati, che hanno spesso problemi neonatali alla nascita, Dolly era un normale agnello vigoroso ed era già in piedi senza aiuto in pochi minuti.

L’ANNUNCIO AL MONDO

L’esistenza di Dolly è stata annunciata al pubblico il 22 febbraio 1997.
Ovviamente, guadagnò molta attenzione sui media.
Fu trasmesso in tv uno spot con gli scienziati scozzesi che giocavano con le pecore e il TIME dedicò un intero speciale sulla pecora.
La prestigiosa rivista Science celebrò la sua nascita come la svolta dell’anno.
Questo perché, sebbene non fu il primo animale clonato, era il primo da una cellula adulta.

La nascita di Dolly è stata tenuta segreta fino a quando gli scienziati non prepararono la pubblicazione dei risultati.
Una volta che questi furono rilasciati, l’impatto della scoperta divenne chiaro a tutti.

LA FAMIGLIA DI DOLLY

Nel tentativo di consentirle una vita più normale possibile, è stato deciso che Dolly avrebbe dovuto riprodursi.
Fu scelto un piccolo ariete gallese di montagna come suo compagno, da cui ebbe con successo sei agnelli.
Il loro primogenito, Bonny, è nato nella primavera del 1998.
Seguirono i gemelli l’anno successivo e una tripletta l’anno dopo.

PERCHE’ CLONARE PECORE?

La pecora Dolly è stata creata presso il Roslin Institute come parte di una ricerca sulla produzione di farmaci dal latte degli animali da allevamento.

I ricercatori sono riusciti a trasferire geni umani che producono proteine utili in pecore e mucche, in modo da poter realizzare, ad esempio, il fattore IX, fondamentale per la coagulazione del sangue e utile per il trattamento per trattare l’emofilia; oppure alfa-1-antitripsina per trattare la fibrosi cistica e altre malattie polmonari.

L’inserimento di questi geni negli animali è un processo difficile e laborioso. La clonazione permette ai ricercatori di farlo solo una volta e clonare l’animale transgenico risultante per costruire un allevamento di ibridi.

Lo sviluppo della tecnologia di clonazione, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), ha portato a nuovi modi per produrre farmaci e sta migliorando la nostra comprensione della genetica.​

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