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Si festeggia lo Shark Day: 10 curiosità sugli squali

Shark Day del 14 luglio: 10 curiosità sugli squali

Oggi è lo Shark Day, la giornata internazionale dello squalo: ecco 10 curiosità di questa specie affascinante e fondamentale

Veri e propri indicatori della salute degli oceani, il loro declino comporta notevoli conseguenze ecologiche per tutto l’ambiente marino. Proprio per questo, ogni 14 luglio, si festeggia lo Shark Daygiornata mondiale dedicata agli squali e alla loro importanza.
Per celebrare questa specie affascinante e fondamentale, ecco 10 simpatiche curiosità.

1. Nel Mediterraneo esistono 86 specie di squalo (Selachilomorpha). In tutto il pianeta se ne contano oltre 500.
Delle specie presenti nei nostri mari, 15 sono considerate “pericolose”. Tra queste c’è anche il Grande squalo bianco.

2. Hai più probabilità di essere ucciso da una noce di cocco che da uno squalo.

Circa 150 persone muoiono ogni anno per la caduta in testa delle noci di cocco, rispetto alle 4 -in media- per gli squali.
Le noci di cocco, dunque, sono più pericolose degli squali.

3. Alcuni squali non possono smettere mai di nuotare o morirebbero per asfissia. Questo perché filtrano l’acqua dalle branchie mentre nuotano, estraendo così l’ossigeno necessario per sopravvivere. I grandi squali bianchi, mako e squali balena non hanno altro modo per respirare.

Ma molti altri possono succhiare l’acqua dalla bocca e passarla nelle branchie stando comodamente immobili.

4. Poiché non hanno corde vocali, gli squali non emettono alcun suono per tutta la loro vita. E non hanno nemmeno le ossa. Sono dotati, infatti, di uno scheletro di cartilagine gommosa, che gli permette movimenti più agili.

5. Agli squali proprio non piacciano gli esseri umani. Nonostante siamo spaventati da loro e ci siano numerosi film che giocano su questa paura, gli squali non amano il gusto della nostra carne. Ecco perché, nella maggior parte dei casi, quelle rare volte in cui un umano viene attaccato perché confuso per una foca, si fermano dopo un paio di morsi.

6. Gli squali possono solo nuotare in avanti. A differenza degli altri pesci nell’oceano, hanno esclusivamente pinne molto rigide che non possono essere controllate dal loro sistema muscolare.

7. Alcuni squali sono in grado di compiere spettacolari evoluzioni. Il cosiddetto “breaching”, comportamento tipico dei cetacei, consiste nel compiere salti e acrobazie fuori dall’acqua. Almeno tre specie di squali ne sono in grado: il mako, lo squalo pinna nera del reef e il grande squalo bianco.

8. Il più grande pesce esistente è uno squalo, precisamente lo squalo balena. Nonostante la stazza enorme, è assolutamente innocuo per l’uomo. Infatti, si nutre esclusivamente di plancton. L’esemplare più grande mai registrato aveva una lunghezza di 12,65 m e un peso di 21,5 tonnellate.

9. Gli squali sono più antichi degli alberi, nuotavano negli oceani quando sulla terraferma dovevano ancora germogliare molte piante. Sono anche più “vecchi” dei dinosauri e sono sopravvissuti a quattro estinzioni di massa.

10. Gli squali non sono da soli in cima alla catena alimentari degli oceani. Le orche – i più grandi membri della famiglia dei delfinidi – attaccano e si nutrono anche di grandi bianchi.

Ma la più grande minaccia per gli squali sono gli umani. Attualmente nel rapporto tra esseri umani, mare ed i suoi abitanti, chi ricopre il ruolo dello “squalo” è proprio l’uomo che a causa della pesca eccessiva, sta portando il pianeta ad esaurire tutte le sue risorse ittiche. Molti non sanno che gli effetti negativi dell’attività umana ricadono anche su quelle specie catturate non intenzionalmente, come gli squali.

Nel Mediterraneo è attivo il progetto SafeSharks, lanciato nel basso Adriatico grazie alla collaborazione tra WWF, altre ONG, ricercatori e cooperative di pescatori.

Come suggerisce la Dire Giovani (www.diregiovani.it), in occasione dello Shark Day scopri sul sito del progetto cosa puoi fare per salvaguardare questa meravigliosa specie!

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