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Anemia da malattia renale: benefici da roxadustat

Anemia emolitica autoimmune da agglutinine fredde, conferme per sutimlimab dai risultati della parte A dello studio CADENZA

Anemia da malattia renale cronica, dati positivi da uno studio di Fase III per roxadustat, primo farmaco di una nuova classe

Annunciati i risultati dello studio di Fase 3 DOLOMITES che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di roxadustat verso darbepoetina alfa per il trattamento dell’anemia nei pazienti adulti non dialisi dipendenti (NDD) con malattia renale cronica (MRC) in stadio 3-5.

Roxadustat è il primo farmaco della nuova classe degli inibitori orali della prolil-idrossilasi del fattore inducibile dall’ipossia ( HIF-PHD ). Corregge l’anemia mimando una risposta ai ridotti livelli di ossigeno e aumentando la produzione endogena di eritropoietina, che a sua volta stimola la produzione di emoglobina e globuli rossi.

I dati esposti nella presentazione orale al 57° congresso virtuale della European Renal Association-European Dialysis and Transplant Association (ERA-EDTA) tenutosi dal 6 al 9 giugno 2020 hanno dimostrato la non-inferiorità di roxadustat verso darbepoetin alfa nella correzione dei livelli di emoglobina nelle prime 24 settimane di trattamento (89,5% vs 78%; una differenza dell’11,51% [ intervallo di confidenza (CI) 95%: 5,66%, 17,36%]), soddisfacendo l’endpoint primario dello studio con un limite inferiore del CI 95% >0.

Gli endpoint secondari sono stati testati gerarchicamente per non-inferiorità e superiorità. La superiorità di roxadustat verso darbepoetin alfa è stata dimostrata da una diminuzione della lipoproteina a bassa densità di colesterolo con una differenza LSM (media quadratica minima) di –0,403 mmol/L (CI 95% –0,510, –0,296; [P<0,01]) e del tempo al primo utilizzo di ferro per via endovenosa con un hazard ratio (HR) di 0,45 (CI 95%: 0,26, 0,78; [P=0,004]).

La non-inferiorità di roxadustat verso darbepoetin alfa è stata dimostrata per la pressione arteriosa media con una differenza LSM di –0,372 mmHg (CI 95%: –1,587, 0,842) e il tempo all’ insorgenza dell’ipertensione (HR=0,83; [CI 95%: 0,56, 1,22]). Per quanto riguarda la sicurezza, l’incidenza globale degli eventi avversi emergenti è risultata comparabile nei pazienti in trattamento con roxadustat e darbepoetin alfa (91,6% e 92,5%, rispettivamente).

Un’analisi non confermativa degli outcome di evento avverso cardiovascolare maggiore (MACE)/MACE più angina instabile ospedalizzata e insufficienza cardiaca congestizia ospedalizzata (MACE+) esaminati ha mostrato una stima di HR pari a 0,81 (CI 95%: 0,52, 1,25) e 0,90 (CI 95%: 0,61, 1,32) rispettivamente.

“L’obiettivo del trattamento dell’anemia nella MRC è aumentare e stabilizzare i livelli di emoglobina, e tuttavia quasi la metà dei pazienti con anemia da MRC mostra livelli di emoglobina al di fuori dei valori target raccomandati, con conseguenti sintomi debilitanti che possono rendere estremamente difficili le attività quotidiane”, ha dichiarato Jonathan Barratt, professore di medicina renale della Mayer presso la University of Leicester, Regno Unito. “I risultati dello studio DOLOMITES dimostrano la capacità di roxadustat di correggere e mantenere i livelli di emoglobina fino a 2 anni nei pazienti con anemia da MRC non dializzati”.

Come primo di una nuova classe di inibitori della prolil-idrossilasi (PH) del fattore ipossia-inducibile (HIF) a somministrazione orale, roxadustat aumenta i livelli di emoglobina con un meccanismo d’azione diverso da quello degli agenti stimolanti l’eritropoiesi (ESA). In qualità di inibitore di HIF-PH, roxadustat attiva la naturale risposta protettiva del corpo ai ridotti livelli di ossigeno nel sangue. Questa risposta comporta la regolazione di più processi complementari atti a promuovere un’eritropoiesi coordinata e ad aumentare la capacità di trasporto dell’ossigeno nel sangue.

Informazioni sullo studio DOLOMITES
DOLOMITES è uno studio di Fase 3, randomizzato, open-label, con controllo attivo, per valutare l’efficacia e la sicurezza di roxadustat verso darbepoetin alfa nel trattamento dell’anemia nei pazienti adulti con MRC NDD. Lo studio ha arruolato 616 pazienti adulti affetti da anemia da MRC in stadio 3-5, dei quali 323 hanno ricevuto roxadustat e 293 hanno ricevuto darbepoetin alfa. La risposta nella correzione dei livelli di emoglobina è stata definita come raggiungimento di un valore Hb≥11g/dL e variazione Hb da un valore BL di ≥1g/dL se BL Hb>8g/dL, e variazione da un valore BL di ≥2g/dL se BL Hb≤8g/dL. Per ulteriori informazioni su questo studio, visitare il sito www.clinicaltrials.gov [NCT02021318].

Informazioni su roxadustat
Roxadustat ( FG-4592 ) è un inibitore HIF-PHD ( inibitore della idrossilasi del fattore inducibile dall’ipossia ), da assumere per via orale, che promuove l’eritropoiesi attraverso la trascrizione HIF-mediata.

Il farmaco aumenta la produzione endogena di eritropoietina e migliorando la regolazione del ferro e superando l’impatto negativo dell’infiammazione sulla sintesi di emoglobina e la produzione di globuli rossi, con conseguente downregulation di epcidina. L’uso di roxadustat può indurre un’eritropoiesi coordinata, aumentando la conta dei globuli rossi pur mantenendo i livelli plasmatici di eritropoietina entro o vicino al normale range fisiologico, in sottopopolazioni multiple di pazienti affetti da CKD.

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