Site icon Corriere Nazionale

Tumore polmonare ALK-positivo: alectinib funziona

Carcinoma polmonare non a piccole cellule, per alcuni pazienti possibile stop all'immunoterapia dopo 2 anni

Carcinoma polmonare ALK-positivo, nuovi dati a supporto di alectinib: il farmaco aumenta la sopravvivenza a 5 anni rispetto a crizotinib

Al congresso della American Society of Clinical Oncology sono stati presentati i dati aggiornati dello studio registrativo di Fase III ALEX, da cui emerge un aumento della percentuale di sopravvivenza a cinque anni con alectinib, rispetto a crizotinib, in pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) positivo per la chinasi del linfoma anaplastico (ALK). Tali dati confermano l’efficacia a lungo termine di alectinib già dimostrata in tre studi clinici di Fase III.

I risultati aggiornati dello studio ALEX mostrano una percentuale di sopravvivenza a cinque anni del 62,5% (95% CI: 54,3- 70,8) nel gruppo trattato con alectinib, rispetto al 45,5% (95% CI: 33,6-57,4) nel gruppo trattato con crizotinib.  Nonostante la maggiore durata mediana del trattamento, il profilo di sicurezza di alectinib rimane favorevole e coerente con i dati precedenti, senza che siano stati identificati nuovi segnali di sicurezza.1 I dati sulla sopravvivenza globale (OS), non ancora maturi, mostrano un beneficio nei pazienti con metastasi al basale a livello del SNC (riduzione del 42% del rischio di morte rispetto a crizotinib (95% CI: 0,34-1,00)), così come nei pazienti senza metastasi cerebrali al basale (riduzione del 24% del rischio di morte rispetto a crizotinib (95% CI: 0,45-1,26)).

Tali dati fanno seguito a quelli finali e maturi, sulla sopravvivenza libera da progressione emersi dallo studio ALEX e presentati al congresso della European Society for Medical Oncology (ESMO) nel settembre 2019, che hanno dimostrato una riduzione del rischio di morte o progressione della malattia del 57% ( hazard ratio=0,43, 95% CI: 0,32-0,58) con alectinib rispetto a crizotinib nel carcinoma polmonare non a piccole cellule ALK-positivo.

I dati aggiornati confermano la superiorità in termini di efficacia e tollerabilità di alectinib rispetto a crizotinib.

Il NSCLC rappresenta circa l’85% dei casi di carcinoma polmonare e, di questi, il 5% circa risulta essere ALK-positivo. Il NSCLC ALK-positivo è causato da una fusione o riarrangiamento genico che iperattiva la proteina ALK, responsabile della crescita e della sopravvivenza delle cellule tumorali.  La malattia spesso colpisce i soggetti più insospettabili; il 50% dei pazienti ha meno di 50 anni e il 70% circa non ha mai fumato.

Lo studio ALEX

ALEX (NCT02075840/B028984) è uno studio randomizzato, multicentrico, in aperto, di Fase III, nel quale è stata confrontata l’efficacia e la sicurezza di alectinib rispetto crizotinib in pazienti mai trattati in precedenza e affetti da NSCLC ALK-positivo, i cui tumori sono stati caratterizzati come ALK-positivi mediante VENTANA ALK (D5F3) CDx, un test immunoistochimico (IHC) sviluppato da Roche Tissue Diagnostics. I pazienti sono stati randomizzati (1:1) per ricevere alectinib o crizotinib. L’endpoint primario dello studio ALEX è stato la sopravvivenza libera da progressione (PFS), valutata dallo sperimentatore, mentre gli endpoint secondari comprendevano: PFS valutata dall’Independent Review Committee (IRC), tempo alla progressione a livello del SNC, percentuale di risposta obiettiva (ORR), durata della risposta (DOR) e OS. Lo studio multicentrico è stato condotto su 303 soggetti in 161 centri di 31 Paesi. I dati sull’OS sono da considerarsi ancora immaturi.

Exit mobile version