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L’Italia lancerà il nanosatellite ALPHA

L'Italia lancerà il nanosatellite ALPHA

A fine 2020, in occasione del primo lancio del VEGA-C, versione più potente del razzo dell’italiana Avio, la start-up innovativa ARCA Dynamics, in partenariato con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, NPC Spacemind, H4 Research, GP Advanced Projects  lancerà il nanosatellite ALPHA. Next – Ingegneria dei Sistemi sarà responsabile del segmento di terra e Cybera della sicurezza cibernetica.

Il lancio sarà un’occasione per dimostrare la capacità italiana di creare un’intera catena del valore in un settore di primaria importanza, quale quello spaziale, per permettere un posizionamento strategico dell’Italia nel quadro geopolitico internazionale, nonché mantenere un ruolo predominante in ambito dell’osservazione della Terra, delle telecomunicazioni, della cyber security e di tutti i servizi collegati. Il progetto permetterà, in un’ottica di “Sistema Paese”, di coinvolgere oltre al mondo della ricerca, grazie alla partecipazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Diitet e Cnr-Isac), anche start-up e PMI, e di valorizzare così, in Italia, progetti italiani altamente tecnologici di ricerca e sviluppo nati dall’ingegno di giovani imprenditori italiani.

La missione avverrà in orbita terrestre media (MEO), a circa 15 volte la quota della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). A questa altitudine, 6.000 km circa, ALPHA si troverà nella cosiddetta fascia di Van Allen, un ambiente estremo caratterizzato dalla presenza in grandi quantità di radiazioni dannose provenienti dai venti solari e dai raggi cosmici ed intrappolate dal campo magnetico terrestre. In queste condizioni, ALPHA eseguirà esperimenti scientifici e dimostrerà tecnologie innovative per mitigare gli effetti delle radiazioni con dirette applicazioni biomedicali, per permettere l’installazione di infrastrutture IOT (Internet of things) in ambienti estremi o difficilmente accessibili e per comprendere meglio i fenomeni relativi alla magnetosfera, come l’aurora boreale e australe. Infine, sarà possibile sperimentare soluzioni nell’ambito della gestione dell’energia pulita e sistemi per mitigare la formazione di detriti spaziali, pericolosi anche per gli abitanti della Terra.

A bordo:

1. un sensore sperimentale di radiazioni – Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr)
2. dispositivi innovativi basati sulla fluidodinamica – ARCA Dynamics
3. una scheda elettronica per la gestione della potenza (EPS) – H4 Research
4. un computer di bordo (OBC) ultra compatto – GP Advanced Projects
5. una futuristica vela solare – NPC Spacemind

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