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Dieta Mima Digiuno e vitamina C nuovo approccio di cura

Nuovo studio: il digiuno intermittente potrebbe essere efficace per una perdita di peso da lieve a moderata, in breve termine, per alcuni gruppi di persone

Dieta Mima Digiuno e dosi farmacologiche di Vitamina C: da studi di laboratorio potrebbe emergere un nuovo approccio non tossico per il trattamento dei tumori mutati nell’oncogene KRAS

Con esperimenti in cellule e animali di laboratorio è stato individuato dal team IFOM di Valter Longo un nuovo approccio terapeutico, che combina una dieta ipocalorica che simula il digiuno e dosi farmacologiche di vitamina C, in grado di colpire in particolare le cellule tumorali mutate nell’oncogene KRAS, La ricerca si è focalizzata principalmente sul tumore al colon, una neoplasia che in Italia colpisce circa 49.000 persone all’anno e che è frequentemente associata a mutazioni nell’oncogene KRAS.

La ricerca è stata condotta dal gruppo di ricercatori del laboratorio di Longevità e Cancro dell’IFOM di Milano e dell’Istituto di Longevità dell’Università della Southern California guidati da Valter Longo grazie al sostegno di Fondazione AIRC. I risultati, pubblicati sulla rivista scientifica Nature Communications, aprono la strada a possibili nuovi approcci efficaci e minore tossicità per il trattamento dei tumori più aggressivi e altamente resistenti alle terapie convenzionali, come quelli caratterizzati da mutazioni a carico di KRAS.

Il trattamento proposto è risultato efficace sia in cellule sia in topi di laboratorio. In particolare i ricercatori hanno osservato che nei topi trattati con cicli di Dieta Mima Digiuno e dosi farmacologiche di vitamina C, il cancro mostrava una crescita fortemente rallentata ed in alcuni topi il tumore era completamente regredito. L’effetto più importante si è però avuto quando cicli di Dieta Mima Digiuno e vitamina C sono stati uniti alla chemioterapia attualmente utilizzata in ambito clinico: questo triplo trattamento si è mostrato in grado di prolungare la sopravvivenza degli animali di laboratorio rispetto alla somministrazione della chemioterapia da sola.

“Negli ultimi anni – spiega il Prof. Valter Longo, responsabile del laboratorio “Oncologia e Longevità” all’IFOM di Milano e Direttore dell’Istituto sulla Longevità a USC (University of Southern California) – abbiamo dimostrato in diversi studi che cicli di Dieta Mima Digiuno sono in grado di rallentare la crescita tumorale, potenziare l’efficacia dei chemioterapici e allo stesso tempo proteggere le cellule sane dagli effetti collaterali della terapia stessa “.

Recentemente l’utilizzo di dosi farmacologiche di vitamina C, raggiungibili esclusivamente attraverso una somministrazione intravenosa e non orale, si sono dimostrate, attraverso un’azione pro-ossidante, tossiche per le cellule tumorali mutate nell’oncogene KRAS, ma non per i tessuti normali.

“Con il nostro studio” – ci spiega Maira Di Tano, primo autore del lavoro – “abbiamo osservato come cicli di Dieta Mima Digiuno siano capaci di potenziare l’effetto antitumorale di dosi farmacologiche di vitamina C nelle cellule tumorali mutate nell’oncogene KRAS attraverso la regolazione dei livelli di ferro e dei meccanismi molecolari coinvolti nella risposta allo stress ossidativo. In particolare i nostri studi ci hanno portato a scoprire il ruolo chiave dell’enzima Eme ossigenasi-1”.

“Questo è particolarmente importante – sottolineano gli autori – perché i tumori mutati in KRAS sono tra i più aggressivi e con prognosi infausta a causa della resistenza alla maggior parte delle terapie ad oggi disponibili”.

I risultati di questo studio aprono nuove possibilità di combinazione della Dieta Mima Digiuno con altri interventi non tossici in grado di potenziare l’effetto delle attuali terapie oncologiche, cercando allo stesso tempo di ridurne gli effetti collaterali.

FOCUS AVVERTENZE

È fondamentale ricordare che l’utilizzo della vitamina C come terapia contro il cancro è ampiamente controverso e occorre fare chiarezza.

Ormai molti studi hanno mostrato un effetto antitumorale di dosi farmacologiche di vitamina C, seppur limitato, in studi però solo di laboratorio e con mega-dosi di vitamina C che non possono essere raggiunte con la semplice somministrazione orale attraverso cibo o integratori.

Affinché queste alte dosi possano essere raggiunte, la vitamina C deve essere somministrata per via intravenosa direttamente nella circolazione sanguigna, dove attraverso diverse reazioni chimiche, produce una massiccia quantità di agenti ossidanti e altri radicali liberi in grado di colpire le cellule tumorali generando danni al loro DNA e portandole quindi alla morte. Le cellule normali, diversamente dalle cellule tumorali, sono in grado di difendersi da questi agenti attraverso diversi sistemi di protezione contro lo stress ossidativo, garantendo così una specificità dell’azione della vitamina C nei confronti del tumore ma non dei tessuti sani.

Al momento diversi studi clinici sono in corso per capire sia l’efficacia di alte dosi di vitamina C nei pazienti oncologici, sia la possibilità di combinazione di questo trattamento con gli attuali farmaci chemioterapici.

Ma in che modo una dieta ipocalorica come la Dieta Mima Digiuno è capace di potenziare l’effetto antitumorale della vitamina C?

Precedenti studi condotti dal Prof. Valter Longo avevano già dimostrato come la Dieta Mima Digiuno sia in grado di aumentare lo stress ossidativo preferenzialmente nelle cellule tumorali, proteggendo invece quelle normali. “Partendo da questo, ci siamo chiesti se la Dieta Mima Digiuno potesse quindi aumentare il danno ossidativo generato da alte dosi di vitamina C e in che modo” – spiegano i ricercatori – “Abbiamo scoperto che le cellule tumorali mutate nell’oncogene KRAS cercano di proteggersi dallo stress ossidativo indotto dalla vitamina C attraverso l’aumento dell’espressione di un enzima in grado di limitare i livelli di ferro libero: l’eme ossigenasi-1 (HO-1). Abbiamo poi osservato che la riduzione di ferro libero, rappresenta un meccanismo di difesa della cellula tumorale contro lo stress ossidativo che spiegherebbe anche la limitata efficacia della vitamina C come unico trattamento. Attraverso la Dieta Mima Digiuno siamo riusciti a diminuire i livelli dell’eme-ossigenasi-1 solo nelle cellule tumorali mutate in KRAS privandole di un loro meccanismo di difesa e rendendole molto più sensibili al trattamento” – spiegano i ricercatori.

FAQ

Gli integratori a base di vitamina C possono curare il cancro? NO

La vitamina C somministrata oralmente, attraverso i cibi o come integratore alimentari, può portare numerosi benefici, soprattutto al sistema immunitario, ma NON rappresenta un TRATTAMENTO ONCOLOGICO riconosciuto ed efficace. Solo MEGA DOSI di vitamina C, raggiungibili ESCLUSIVAMENTE mediante somministrazione intravenosa direttamente nella circolazione sanguigna e sotto controllo medico, si sono dimostrate efficaci in animali di laboratorioi nel rallentare la crescita tumorale. Studi clinici devono essere condotti e completati per dimostrare un’efficacia negli esseri umani per il trattamento di diversi tumori.

Posso condurre cicli di Dieta Mima Digiuno senza consultare il mio oncologo? NO

I cicli di Dieta Mima Digiuno devono essere effettuati solamente sotto stretto controllo medico, soprattutto nel caso di pazienti oncologici e solo nei casi in cui l’oncologo, dopo avere consultato gli studi clinici sulla Dieta Mima Digiuno, ritiene che possano agire da supporto alla terapia standard.

Ma in che modo una dieta ipocalorica come la Dieta Mima Digiuno è capace di potenziare l’effetto antitumorale della vitamina C?Posso sostituire la terapia standard con la Dieta Mima Digiuno e/o con la Vitamina C? NO

Numerosi studi pre-clinici e studi clinici stanno evidenziando che di cicli di Dieta Mima Digiuno possono rendere le terapie standard ancora più efficace riducendo al contempo gli effetti collaterali proteggendo i tessuti sani. La combinazione di cicli di Dieta Mima Digiuno e vitamina C, se confermato in studi clinici, potrebbe rappresentare un trattamento efficace e a BASSA TOSSICITÀ con risultati più EFFICACI e DURATURI. Sono in corso studi clinici per verificare l’efficacia di questo trattamento a bassa tossicità in complemento o in comparazione alle chemioterapie convenzionali.

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