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Semaglutide efficace anche contro l’obesità

L'Fda ha annunciato l'approvazione di tirzepatide di Eli Lilly,  doppio agonista GIP e GLP-1, per la gestione cronica del peso corporeo in eccesso: inizia la sfida a semaglutide

L’antidiabetico semaglutide a somministrazione settimanale per via sottocutanea efficace anche contro l’obesità secondo lo studio STEP 4

Nei soggetti con sovrappeso o obesità, l’antidiabetico semaglutide a somministrazione settimanale per via sottocutanea ha dimostrato una riduzione significativa del peso corporeo rispetto al placebo in un periodo di 68 settimane. Sono i risultati principali presentati di Novo Nordisk in merito allo studio STEP 4, il primo trial di fase IIIa completato nel programma STEP.

L’obesità è una malattia cronica che richiede una gestione a lungo termine. È associata a molte gravi conseguenze per la salute e alla riduzione delle aspettative di vita. Le complicanze legate all’obesità sono numerose e comprendono diabete di tipo 2, malattie cardiache, apnea ostruttiva del sonno, patologie renali croniche, epatopatie non alcoliche e cancro.

Semaglutide è un analogo del glucagon-like peptide 1 (GLP-1) umano, un ormone prodotto dall’intestino che stimola la secrezione di insulina e inibisce quella di glucagone da parte del pancreas. Il suo rilascio avviene dopo il pasto, entrando quindi in azione solamente quando la glicemia sale per effetto dei carboidrati introdotti col cibo. Induce la perdita di peso riducendo la fame, aumentando la sensazione di sazietà e aiutando così le persone a mangiare meno e a ridurre l’apporto calorico.

Lo studio STEP 4
Si tratta di un trial clinico randomizzato, in doppio cieco, multicentrico, controllato con placebo, della durata di 68 settimane, che ha valutato la gestione del peso corporeo con semaglutide alla dose di 2,4 mg, somministrata per via sottocutanea una volta alla settimana, su 902 persone con obesità o sovrappeso con comorbidità, in aggiunta a un regime dietetico e ridotto apporto calorico e a una aumentata attività fisica.

Dopo un periodo iniziale di rodaggio durato 20 settimane in cui il farmaco è stato somministrato a dosi via via crescenti (0,25 mg, 0,5 mg, 1 mg, 1,7 mg, 2,4 mg), gli 803 pazienti che hanno raggiunto la dose target di mantenimento di 2,4 mg hanno ottenuto una riduzione del peso corporeo medio di circa 11 kg, passando da 107,2 a 96,1 kg e sono stati randomizzati a continuare il trattamento per 48 settimane.

Importante riduzione del peso rispetto a placebo
Primo approccio statistico (tutti i pazienti, indipendentemente dal fatto che i partecipanti abbiano aderito al trattamento o utilizzato altre terapie per l’obesità) – Lo studio ha raggiunto il suo obiettivo primario dimostrando che l’impiego di semaglutide per 48 settimane ha comportato un’ulteriore perdita di peso media del 7,9% (rispetto al peso corporeo medio basale di 96,1 kg raggiunto in fase di randomizzazione), mentre quelli sottoposti a placebo ne hanno invece riguadagnato il 6,9%, con una differenza statisticamente significativa. Quanti hanno ricevuto semaglutide per il periodo complessivo di 68 settimane (periodo di rodaggio più 48 settimane) hanno ottenuto una perdita di peso totale del 17,4%.

Secondo approccio statistico (pazienti che aderivano al trattamento senza fare uso di altre terapie per l’obesità) – Quanti hanno continuato la terapia con semaglutide hanno ottenuto una perdita di peso media aggiuntiva dell’8,8% (rispetto al peso corporeo medio basale di 96,1 kg raggiunto in fase di randomizzazione), mentre quelli sottoposti a placebo hanno recuperato il 6,5% del peso, con una differenza statisticamente significativa.
In questo caso, nel complesso l’assunzione di semaglutide per 68 settimane (periodo di rodaggio più 48 settimane) ha permesso di ottenere una perdita di peso totale del 18,2%.

Il farmaco si è dimostrato sicuro e ben tollerato. Gli effetti collaterali più comuni sono stati di tipo gastrointestinale e, come già osservato in precedenza con i GLP-1 agonisti, in gran parte transitori e di gravità lieve/moderata.

«Raggiungere una perdita di peso prolungata senza terapia medica è una sfida che sappiamo essere molto impegnativa. STEP 4 mostra che le persone che hanno continuato il trattamento con semaglutide hanno ottenuto un’ulteriore e sostanziale perdita di peso, mentre chi ha assunto il placebo ne ha invece riguadagnato una notevole quantità» ha affermato Mads Krogsgaard Thomsen, vicepresidente esecutivo e direttore scientifico di Novo Nordisk. «Questi risultati evidenziano che l’obesità è una malattia cronica che richiede un trattamento prolungato e non vediamo l’ora di condividere gli ulteriori risultati che emergeranno dal programma STEP in corso».

Il programma clinico STEP
STEP (Semaglutide Treatment Effect in People with obesity) è un programma di sviluppo clinico di fase III che prevede la somministrazione settimanale di semaglutide 2,4 mg una volta alla settimana. Prevede 4 studi su un totale di circa 4.500 adulti arruolati con sovrappeso o obesità.

STEP 1: trial di sicurezza ed efficacia della durata di 68 settimane con semaglutide 2,4 mg rispetto al placebo in 1.961 adulti con obesità o sovrappeso.

STEP 2: trial di sicurezza ed efficacia della durata di 68 settimane con semaglutide 2,4 mg rispetto al placebo e con semaglutide 1,0 mg una volta alla settimana in 1.210 adulti con diabete di tipo 2 e obesità o sovrappeso.

STEP 3 – studio di sicurezza ed efficacia della durata di 68 settimane con semaglutide 2,4 mg rispetto al placebo in combinazione con un trattamento comportamentale intensivo in 611 adulti con obesità o sovrappeso.

STEP 4 – studio di sicurezza ed efficacia della durata di 68 settimane con semaglutide 2,4 mg rispetto al placebo in 803 adulti con obesità o sovrappeso che hanno raggiunto la dose target di 2,4 mg dopo un rodaggio di 20 settimane.

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