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Veronica Di Nocera: una voce per sensibilizzare

Veronica Di Nocera, giovane cantautrice campana di 24 anni, racconta la sua musica: "La mia voce per sensibilizzare su temi come la parità di genere"

Veronica Di Nocera, giovane cantautrice campana di 24 anni, racconta la sua musica: “La mia voce per sensibilizzare su temi come la parità di genere”

La musica “per far parlare chi non ha voce”. Perche’ per Veronica Di Nocera, una giovanissima artista campana, scrivere canzoni non e’ soltanto mettere insieme parole con il sottofondo musicale. Puo’ diventare anche un messaggio di speranza, rivolto anche a chi e’ vittima di bullismo, a quelle donne che sono discriminate e delle quali non e’ riconosciuto, spesso, l’effettivo valore.

Veronica Di Nocera e’ una giovane cantautrice campana, e’ nata a Napoli 24 anni fa e vive ad Aversa in provincia di Caserta. La musica e’ stata nel suo destino da sempre (“Ho cantato in qualunque occasione”), fin da piccola ha dimostrato di essere portata, oltre che decisa a voler fare questo da grande.

“Ero portata per il canto, intonata – ricorda all’agenzia Dire (www.dire.it) -. Per esempio a scuola, nell’ora di musica, suonavo strumenti senza conoscere le note. Sempre a scuola ho iniziato a cantare dal vivo, con le band“.

Da qui, la partecipazione a diversi concorsi, tra cui Castrocaro. Era il periodo che ha preceduto il cantautorato. Ha anche partecipato all’organizzazione di un’edizione del concertone del Primo Maggio, dove ha affiancato Lodo Guenzi e Ambra Angiolini in diretta nazionale durante la sigla di apertura dell’evento.

Il 30 gennaio 2020 ha debuttato con il brano Kaleidoscopio, il suo primo singolo da cantautrice, incentrato sul tema del bullismo. Fino al piu’ recente ‘Wonder Woman’, dove invece ha voluto toccare un altro tema delicato, quello della parita’ di genere.

Nel suo primo pezzo, Kaleidoscopio, “ho scelto il tema del bullismo perche ne sono stata vittima, sia durante il periodo dell’infanzia che durante il periodo dell’adolescenza. Per tanto tempo mi sono rifiutata di parlarne perche’ pensavo che parlandone puoi diventare piu’ vittima di questi bulli. Poi non mi sentivo all’altezza nonostante l’avessi vissuto sulla mia pelle”.

Il singolo “e’ piaciuto ad un assessore della Regione Campania, che mi ha invitato alla giornata nazionale contro bullismo e Cyberbullismo, dove ho avuto modo di parlare con i ragazzi di classi medie ed elementari. È stato bello, attraverso questo sono riuscita a far parlare alcuni di loro, a fargli raccontare esperienze che non avevano mai detto a nessuno. Le hanno dette ad una sconosciuta. Ho fatto parlare chi non ha voce”.

Visto il riscontro positivo “che mi ha cambiato punto di vista, mi sono detta perche’ non farlo di nuovo? Perche’ non parlare di temi ignorati? Nella musica si parla di parita’ di genere, di fatti di violenza e discriminazione. Ma non viene mai dato un messaggio positivo”.

Per questo “ho scelto di parlarne, perche la donna ha ottenuto tanti passi avanti con le ondate di femminismo pero’ sono consapevole che in alcune parti del mondo non e’ avvenuto e anche l’Italia non e’ certo il primo paese come parita’ di genere. Io non ho subito quello che ha subito chi ha ricevuto violenza, pero’ con la mia musica posso sensibilizzare il maggior numero di persone riguardo questo argomento”.

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