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Coronavirus: valutazione rapida per remdesivir

Chi è guarito dal Covid sarebbe protetto per almeno 8 mesi secondo una ricerca statunitense sulla durata dell’immunità

Coronavirus: l’Agenzia europea del farmaco avvia la valutazione rapida per il farmaco antivirale remdesivir in relazione al trattamento del Covid-19

L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha avviato uno studio di revisione continua dei dati con procedura rapida relativo al farmaco antivirale remdesivir in relazione al trattamento del Covid-19. Si tratta di una procedure di cui l’Ema si avvale per velocizzare la valutazione di un farmaco sperimentale promettente durante un’emergenza di salute pubblica, come l’attuale pandemia. “L’avvio dello studio – sottolinea l’Ema – significa che è iniziata la valutazione del farmaco e non implica che i suoi benefici siano maggiori dei rischi“.

La decisione dell’Ema si basa sui risultati preliminari dello studio “Actt”, che suggerisce un effetto benefico del remdesivir nel trattamento dei pazienti ospedalizzati con forme moderate o severe di Covid-19. Anche un altro recente studio cinese ha mostrato evidenze di efficacia del farmaco. Tuttavia, precisa l’Ema, “è ancora troppo presto per trarre conclusioni sul rapporto rischio-beneficio del farmaco”. 

Il remdesivir è un antivirale sviluppato originariamente contro l’Ebola. Sebbene esso non sia ancora autorizzato nell’Unione europea (mentre il suo uso è stato autorizzato ieri negli Strati Uniti dall’Agenzia statunitense per i farmaci Fda) esso può essere disponibile per i pazienti attraverso gli studi clinici e i programmi di uso compassionevole attraverso cui i pazienti hanno accesso a farmaci non autorizzati in situazioni di emergenza.

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