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Disturbi alimentari: serve diagnosi precoce pediatrica

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Disturbi alimentari, la Sip avverte: “È necessaria una diagnosi precoce da parte del pediatra”. Gli esperti aiutano online i giovani pazienti in isolamento

“Per i disturbi alimentari in età adolescenziale è necessaria una diagnosi precoce del pediatra nel riconoscere un’anoressia o una bulimia. Il problema è indirizzare questi adolescenti nei centri competenti che esistono sul suolo italiano, dove il paziente va e viene fatto un monitoraggio che permetta alla malattia di non dare problematiche, che possono essere molto gravi”. Lo dichiara alla Dire Giovani (www.diregiovani.it) Giuseppe Banderali, consigliere nazionale della Società italiana di Pediatria (SIP), evidenziando i problemi che posso manifestarsi.

PEDIATRI INFORMATI SUI CENTRI DA CONSIGLIARE

“Il grosso capitolo che si apre è quello del disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione del cibo (ARFID) – chiarisce lo specialista – un’entità nosologica nuova, in cui tutto il mondo è impreparato e non perché c’è una carenza, un dolo o una colpa, ma perché la medicina va avanti. Quello che sappiamo oggi sarà sicuramente meno di quello che sapremo domani.

Il medico – spiega il pediatra – deve continuare ad aggiornarsi sui disturbi alimentari e soprattutto sapere dove inviare il paziente. In Italia ci sono centri di grandissima validità, a tal punto che abbiamo anche pazienti che dall’estero vengono nel nostro Paese. Noi medici – conclude – più che sapere tutto di tutto, dobbiamo sapere dove, in quale centro, si può curare un problema identificato e diagnosticato”.

LA SIP È CON LO SPORTELLO “IDO CON VOI”

Il tema dei disturbi alimentari è fortemente attenzionato dai pediatri, soprattutto in questa fase di emergenza Coronavirus in cui l’isolamento può accrescere sensazioni di malessere tra i più giovani. Per questo motivo i pediatri della Sip partecipano allo sportello clinico ‘IdO con voi’, promosso dall’Istituto di Ortofonologia (IdO) nell’ambito della task force del Miur di aiuto e sostegno a docenti, genitori e studenti.

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