In Italia, la contraffazione e il mercato illegale si è concentrata sui dispositivi medici indispensabili in questa emergenza. Il Comando della Guardia di Finanza di Foggia ha sequestrato circa 6 mila mascherine monouso: una parte era “costituite da un filtro simile a quello utilizzato per le cappe dei piani cottura, avvolto e cucito in un tessuto di cotone”; le restanti erano “coppe anatomiche per signore ai cui estremi era stato cucito un elastico”.

E poi i disinfettanti: a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, le forze dell’ordine hanno individuato una fabbrica di saponi che si è rapidamente convertita nella produzione di prodotti igienizzanti e disinfettanti, senza però rispettare le norme indicate dal Ministero della Salute e sulla base di una specifica autorizzazione da parte del Ministero stesso o dell’Unione Europea. E casi simili si sono registrati anche a Roma, in provincia di Catania e di Palermo.