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Tumori, da Astellas e CytomX anticorpi bispecifici

immunoncologia

La biotech californiana CytomX e Astellas insieme per scoprire e sviluppare nuovi anticorpi bispecifici per il trattamento del cancro

La biotech californiana CytomX e Astellas hanno siglato un rapporto strategico finalizzato a scoprire e sviluppare nuovi anticorpi bispecifici per il trattamento del cancro che coinvolgono le cellule T e che prendono di mira gli antigeni di superficie delle cellule tumorali tra cui il CD3, esprsso dai linfociti T totali.

CytomX condurrà le attività di ricerca e discovery, fino alla selezione dei candidati clinici, che saranno finanziati da Astellas. Quest’ultima guiderà e finanzierà le attività di sviluppo e commercializzazione preclinica e clinica. Se tutto procede bene, la CytomX avrà diritto a ricevere pagamenti di milestone per oltre 1,6 miliardi di dollari. L’accordo prevede un pagamento immediato di 80 milioni, tutto il resto è legato al procedere dello sviluppo dei candidati farmaci oggetto dell’accordo.

CytomX sviluppa farmaci anticorpali che rimangono inattivi fino a quando non raggiungono il tessuto canceroso, un approccio volto a risparmiare il tessuto sano dagli effetti tossici della terapia. I farmaci dell’azienda realizzano questo obiettivo utilizzando una “maschera” che blocca l’anticorpo dal legarsi ai bersagli nel tessuto sano. Una volta che l’anticorpo incontra il tessuto canceroso, gli enzimi che sono attivi solo nelle cellule tumorali rimuovono le maschere.

Oltre ad offrire un approccio mirato, CytomX dice che la sua tecnologia, chiamata Probody, può estendere la “finestra terapeutica”, che è la gamma di dosi in cui un farmaco può essere utilizzato efficacemente senza causare effetti tossici inaccettabili. L’azienda dice che la sua tecnologia può anche affrontare obiettivi tumorali che in precedenza erano stati considerati “non aggredibili dai farmaci”. La ricerca di CytomX ha prodotto due candidati al farmaco interamente di proprietà, ora in fase di test. CX-072 è stato testato nel melanoma e CX-2009 è un trattamento sperimentale per il cancro al seno.

La partnership con Astellas è focalizzata sullo sviluppo di farmaci anticorpali bispecifici che coinvolgono le cellule T, in grado di colpire due bersagli contemporaneamente. Le aziende mirano a colpire il CD3, un complesso proteico che attiva le cellule T, e alcuni antigeni tumorali selezionati.

Le due società utilizzeranno la piattaforma tecnologica terapeutica Probody di CytomX, oltre alle sue tecnologie proprietari per anticorpi bispecifici e ai moduli CD3.  Probody di CytomX è stata progettata per sfruttare le condizioni del microambiente tumorale per migliorare le caratteristiche di targeting di un anticorpo e ridurre l’attività del farmaco nei tessuti sani.

L’accordo iniziale riguarda prodotti diretti a un massimo di quattro bersagli. Ma Astellas ha anche un’opzione per espandere l’alleanza a sei target. Se l’alleanza produrrà farmaci commercializzati, CytomX avrà la possibilità di co-commercializzare alcuni prodotti negli Stati Uniti.

CytomX ha attualmente in clinica cinque nuovi farmaci-candidati che utilizzano la sua tecnologia Probody, do cui tre in Fase II e due in Fase I. Alcuni di questi candidati clinici sono in fase di sviluppo in collaborazione con altre aziende, tra cui AbbVie, Amgen e Bristol Myers Squibb. L’azienda prevede una lettura dei dati di alcuni di questi studi nel corso di quest’anno.

Sean McCarthy, presidente e amministratore delegato di CytomX, ha dichiarato che la collaborazione con la giapponese Astellas “fa leva sulla profonda competenza della CytomX nel mirare a molteplici modalità anticorpali al microambiente tumorale”. McCarthy ha aggiunto che l’azienda è entusiasta dell’opportunità di aiutare Astellas a sbloccare il “potenziale delle cellule T che coinvolgono i bispecifici nel trattamento dei tumori solidi”, poiché l’azienda continua a costruire sulla base della sua piattaforma di prove di efficacia crescente.
Secondo i termini dell’accordo, Astellas effettuerà un pagamento anticipato in contanti di 80 milioni di dollari a CytomX. Le aziende collaboreranno a diversi programmi iniziali, anche se quanti non sono stati definiti nell’annuncio.

Astellas, come spiega il portale Pharmastar, non ha esitato a sborsare denaro per accedere a tecnologie promettenti. Lo scorso dicembre, la società giapponese per 3 miliardi di dollari ha accettato di acquisire Audentes Therapeutics, che sviluppa di terapie geniche e che ha sede a San Francisco,. L’accordo ha fatto seguito a quello del 2018, in cui Astellas ha pagato 102,5 milioni di dollari per l’acquisizione di Universal Cells, una biotech di modificazione genetica con sede a Seattle.

Per CytomX, la partnership con Astellas è l’ultima alleanza di R&S. Una collaborazione con Bristol Myers Squibb è passata alla fase 2 di sperimentazione nel mieloma multiplo e alla fase 1 nei tumori solidi. Un programma in collaborazione con AbbVie è in fase 1 di sperimentazione nei tumori solidi. La partnership di CytomX con Amgen è ancora preclinica. Secondo il rapporto annuale della CytomX, l’anno scorso i pagamenti dei partner sono stati pari a 57,4 milioni di dollari.

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