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Autocertificazione Coronavirus: ecco l’impatto sull’ambiente

Emergenza Covid: Toscana e Campania passano in zona rossa. Cosa cambia per i cittadini con la nuova ordinanza del Ministero della Salute

Coronavirus: sono quattro i moduli di autocertificazione usciti finora. I GRE Lazio hanno stimato l’impatto ambientale di questo adempimento burocratico

Sono ben quattro i moduli usciti finora per la cosiddetta autocertificazione di transito, ovvero quella necessaria per uscire di casa in caso di legittima necessità nel periodo dell’emergenza coronavirus.
Gli italiani si chiedono se questi continui aggiornamenti fossero davvero necessari, e soprattutto cosa si rischia a non stare al passo con questi continui aggiornamenti burocratici, per giunta in una condizione in cui la disponibilità di una stampante non è del tutto scontata (#iorestoacasa). Ed anche la rete si è scatenata sbizzarrendosi in ilarità e battute, al punto che è dovuto intervenire addirittura il capo della Polizia, Franco Gabrielli, per chiarire che gli aggiornamenti sono necessari perché cambiano le disposizioni.
I GRE Lazio però si sono posti il problema da un’altro punto di vista: la gente sta chiusa in casa… il Governo pretende un’autocertificazione cambiandone il modello 4 volte in due settimane…quale è l’impatto ambientale di tale adempimento burocratico (per quanto possa essere importante in un momento così globalmente drammatico per l’intera razza umana)?
In Italia le famiglie sono circa 26 milioni. Supponendo che un terzo di queste famiglie si sia premunito – nel tempo – di tre copie di ciascuna delle quattro autocertificazioni, significa che sono stati stampati circa 104 milioni di moduli.
Considerato che in una risma di carta ci sono 500 fogli, significa che sono state utilizzate 208.000 risme di carta. Uno studio basato su stime del WWF e pubblicato sulla rivista Focus nel 2009, da un pino di diametro medio e alto 15 metri si ricava un metro cubo di legno, che secondo i calcoli si traduce in 159 risme di carta. Per stampare le autocertificazioni, quindi, gli italiani hanno dovuto “sacrificare” 1.308 alberi: poiché ogni albero di grandi dimensioni occupa uno spazio di circa 50 mq, la superficie di bosco consumata per la stampa delle autocertificazioni è pari a circa 6 ettari e mezzo – ovvero circa 10 campi da calcio, per utilizzare una dimensione comunemente nota.
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