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Coronavirus: boom degli abbandoni è una bufala

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Il Codacons mette a disposizione un numero verde per casi di abbandono di animali: l'associazione dei consumatori raccoglierà segnalazioni per denunciare i responsabili

Cani e gatti, la notizia del boom degli abbandoni con l’emergenza Coronavirus è una bufala. Per l’Enpa il vero problema sono le adozioni

In questi giorni si è parlato di un boom di abbandoni causato dall’emergenza coronavirus. In realtà non c’è alcuna impennata del numero di abbandoni.

«I presunti abbandoni sono una bufala, il vero untore dell’opinione pubblica è chi diffonde allarme e notizie false», spiega, interpellata dall’Agi, la presidente dell’Enpa, Carla Rocchi.

«Non risulta da nessuna delle nostre fonti che ci sia un aumento degli abbandoni. Per saperne il numero bisogna aspettare il dato rilasciato a fine anno dal Ministero della Salute, il problema semmai è che in questo periodo sono bloccate le adozioni per i motivi legati all’emergenza coronavirus».

L’allarme è partito da un comunicato stampa diramato dal presidente dell’associazione Aidaa, Lorenzo Croce, il quale aveva parlato di ben duemila abbandoni di cani in due giorni. Il comunicato di Aidaa è stato prontamente smentito da Enpa. La bufala diffusa da Croce è stata anche smascherata dal quotidiano “Il Secolo XIX”, che scrive in proposito…

Il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce, di fronte alle nostre verifiche ha provato così a spiegarci i numeri che ha fornito: «Sono dati comprovati rilevati da cento canili che monitoriamo». Gli abbiamo chiesto di quali canili si tratti e la riposta, però, è stata: «Al momento sono a casa e non posso mandarvi i dati, lo farò a fine emergenza». «Ho sbagliato a dare quei numeri comunque – ha aggiunto poi – Infatti ho ritirato il comunicato (sul sito di Aidaa è ancora online, ndr) e ho inviato una rettifica ai media (Il SecoloXIX non l’ha ricevuta, ndr)». Poi il presidente di Aidaa pare continuare sulla scia dell’autocritica ma, poi, la trasforma in autoindulgenza: «In questo momento non bisogna fare quello che ho fatto io perché si crea l’allerta ma… se il messaggio finale è stato quello di non abbandonare, ben venga».

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