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Psoriasi associata a maggior rischio di tumori

Psoriasi pediatrica, la terapia sistemica non aumenta il rischio di infezioni gravi secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology

I pazienti con psoriasi presentano un lieve aumento del rischio di cancro, in particolare il carcinoma dei cheratinociti e i linfomi secondo un nuovo studio

I pazienti con psoriasi presentano un lieve aumento del rischio di cancro, in particolare il carcinoma dei cheratinociti e i linfomi, ma non se sottoposti a terapia biologica o se affetti da artrite psoriasica. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato di recente sulla rivista JAMA Dermatology.

«Studi epidemiologici che hanno indagato sull’associazione tra psoriasi o artrite psoriasica e cancro hanno riportato risultati contrastanti, dove alcuni hanno evidenziato un aumento del rischio mentre altri no» ha dichiarato l’autore senior Nikolai Dyrberg Loft dell’Herlev and Gentofte Hospital, presso l’Università di Copenhagen, in Danimarca. «La presenza di un rischio indipendente di sviluppare alcuni tumori in chi soffre di psoriasi o artrite psoriasica è un dato importante, dal momento che questo fatto potrebbe aiutare a guidare la pratica clinica».

Una revisione della letteratura
Per analizzare questa correlazione, i ricercatori hanno eseguito una revisione della letteratura sui database clinici PubMed ed Embase, filtrando i risultati per includere solo partecipanti umani e pubblicazioni in lingua inglese. Hanno anche limitato la loro analisi a studi di coorte osservazionali originali su adulti con psoriasi o artrite psoriasica che riportavano l’incidenza o la prevalenza del cancro tra i partecipanti.

Dei 365 studi eleggibili alla valutazione, nell’analisi finale ne sono stati inclusi 112, che hanno coinvolto un totale di oltre 2 milioni di pazienti. L’outcome primario era la presenza di tumore, sia in generale che relativa a sottotipi specifici. Le misure includevano prevalenza, incidenza e stima del rischio di cancro nei pazienti con psoriasi o artrite psoriasica.

Soprattutto carcinoma cheratinocitario e linfomi
La prevalenza complessiva di cancro nei pazienti con psoriasi è risultata del 4,78%, con un tasso di incidenza di 11,75 per 1.000 anni-persona e un rapporto di rischio (RR) di 1,21. In particolare, è stato rilevato un maggior rischio di carcinoma cheratinocitario (RR=2,28, prevalenza 2,55%), linfomi (RR=1,56, prevalenza 0,25%) con una prevalenza significativamente più alta per lo sviluppo di linfoma non Hodgkin (0,30%) rispetto al linfoma Hodgkin (0,04%), carcinoma polmonare (RR=1,26) e cancro della vescica (RR=1,12).

Riguardo al cancro dei cheratinociti, i risultati potrebbero essere spiegati dal fatto che pazienti con psoriasi hanno un’alta esposizione alla luce solare e ai trattamenti di fotochemioterapia (PUVA). Molti psoriasici trascorrono spesso più tempo al sole e sono stati trattati con irradiazione UV-B e catrame, due fattori noti per aumentare il rischio di sviluppare questo tipo di tumore.

Non è stato invece osservato un aumento del rischio di cancro tra i pazienti con psoriasi trattati con agenti biologici (RR=0,97) come anche in coloro che soffrivano di artrite psoriasica (RR=1,02). In questi ultimi, hanno fatto presente gli autori, i dati sono limitati e necessitano di ulteriori ricerche. Allo stesso modo per i biologici, la cui sicurezza a lungo termine deve essere ulteriormente approfondita.

«I medici dovrebbero essere consapevoli che chi soffre di psoriasi rischia maggiormente di sviluppare tumori, in particolare i linfomi e i tumori dei cheratinociti», ha detto Loft.

«Alcuni trattamenti della psoriasi potrebbero aumentare il rischio di tumori cheratinocitari ed esacerbazioni dei linfomi. In aggiunta, fattori come, l’obesità, l’uso di alcol e il fumo, che sono tutti associati a tumori, sono più frequenti nei soggetti affetti da psoriasi. In queste persone è quindi importante promuovere uno stile di vita sano, dal momento che potrebbe migliorare la malattia cutanea e prevenire alcuni dei tumori il cui rischio è maggiore in quanti soffrono di questa patologia».

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