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L’eco della falena in scena al Teatro Pietro Aretino

L’eco della falena in scena al Teatro Pietro Aretino

L’eco della falena della compagnia Cantiere Artaud in scena al Teatro Pietro Aretino di Arezzo, in anteprima nazionale, domenica 15 marzo alle 19

Va in scena in anteprima nazionale, domenica 15 marzo alle 19:00 al Teatro Pietro Aretino di Arezzo (via Bicchieraia 32), nell’ambito della rassegna “Z Generation meets Theatre” di Officine della Cultura, L’eco della falena di Cantiere Artaud. Lo spettacolo ideato e creato da Ciro Gallorano, che vede in scena Sara Bonci e Filippo Mugnai, è realizzato con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

L’eco della falena è una ricerca sul tempo come ricordo, memoria felice e traumatica, che si fa assenza e mancanza, un tempo che scorre e porta via le persone care, che cura e invecchia il nostro corpo, che trasforma le azioni in abitudine, un tempo che vorremmo possedere con violenza, ma che scivola dalle mani e si fa spesso paura del futuro in quanto ignoto.

Anime in attesa, ispirate alla vita e alle opere di Virginia Woolf, si materializzano in scena svelandoci la loro melanconica natura.

La scrittrice britannica entra spesso in conflitto con l’entità “tempo” e si confronta con questo elemento meschino che deteriora i suoi personaggi dal punto di vista emotivo e fisico in Gita al faro, in Mrs Dalloway, in Orlando, ne Le Onde.

Nonostante i riferimenti letterari, non ci sono personaggi né storia, ma figure e un luogo. Una donna ci guida nei meandri della sua stanza, che sta a rappresentare il suo mondo interiore. Sul fondo della stanza ci sono due grandi porte chiuse, che rappresentano il futuro, uno spazio-tempo sospeso che ci invita a immaginare che cosa ci sia oltre. La donna è incapace di aprirle, forse per paura di ciò che non conosce, ma le porte si apriranno per portare alla luce la memoria.

In scena ci sono pietre, strumento di punizione ma anche simbolo della costruzione, e acqua, sorgente di vita ma anche elemento di morte (Virginia Woolf si è suicidata annegandosi nel fiume Ouse) che con il tempo corrode e arrugginisce gli oggetti.

L’obiettivo è evocare un clima, far identificare lo spettatore in un gesto, una parola, una musica o un rumore.

Info e prevendite

Officine della Cultura via Trasimeno 16, Arezzo

tel. 0575 27961 – 338 8431111 dal lun. al ven. ore 10:00>13:00 e 15:30>18:00

Circuito BoxOfficeToscana/Ticketone

biglietti

posto unico numerato

intero € 10

ridotto over 65 e abbonati stagioni RTA € 8

ridotto under 30 € 5

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