Site icon Corriere Nazionale

Dieta vegetariana dimezza il rischio ictus

Diete veg aumentate del 20%, i pediatri SIPPS lanciano l'allarme: attenti allo sviluppo psicomotorio dei bambini, raccomandanzioni invariate

Rischio di ictus dimezzato con una dieta vegetariana ricca di frutta secca, verdure, soia secondo uno studio pubblicato su Neurology

Le persone che seguono una dieta vegetariana ricca di frutta secca, verdura e soia hanno un rischio minore di ictus rispetto alle persone che seguono una dieta che comprende carne e pesce. E’ il messaggio che emerge da uno studio pubblicato su Neurology, la rivista dell’American Academy of Neurology.

“L’ictus è la seconda causa di morte più comune al mondo e una delle principali cause di disabilità”, ha detto l’autore dello studio Chin-Lon Lin, M.D., dell’Università Tzu Chi di Hualien, Taiwan. “L’ictus può anche contribuire alla demenza”. Se potessimo ridurre il numero di ictus da parte di persone che modificano la loro dieta, questo avrebbe un impatto importante sulla salute pubblica in generale”.

Lo studio ha coinvolto due gruppi di persone provenienti da comunità buddiste di Taiwan, dove si incoraggia una dieta vegetariana e si scoraggia il fumo e il consumo di alcolici. Circa il 30% dei partecipanti di entrambi i gruppi era vegetariano. Tra i vegetariani, il 25% erano uomini. I ricercatori hanno definito i vegetariani come persone che non mangiavano carne o pesce.

All’inizio dello studio, l’età media di tutti i partecipanti era di 50 anni e nessuno aveva avuto un ictus. Il primo gruppo di 5.050 persone è stato seguito per una media di sei anni. Il secondo gruppo di 8.302 persone è stato seguito per una media di nove anni. I partecipanti sono stati sottoposti a esami medici all’inizio dello studio e hanno risposto a domande sulla loro dieta.

I vegetariani hanno mangiato più noci, verdure e soia rispetto ai non vegetariani e hanno consumato meno latticini. Entrambi i gruppi hanno consumato la stessa quantità di uova e frutta. I vegetariani mangiavano più fibre e proteine vegetali. Hanno anche mangiato meno proteine animali e grassi.

I ricercatori hanno poi esaminato un database nazionale per determinare il numero di ictus che i partecipanti hanno avuto nel corso dello studio.

Nel primo gruppo di 5.050 persone, si sono verificati 54 ictus. Ci sono stati tre ictus ischemici tra 1.424 vegetariani, o 0,21%, rispetto ai 28 ictus tra 3.626 non vegetariani, o 0,77%. Dopo avwr uniformato i dati per età, al sesso, fumo e alle condizioni di salute come l’ipertensione arteriosa e il diabete, i ricercatori hanno scoperto che i vegetariani di questo gruppo avevano un rischio di ictus ischemico inferiore del 74% rispetto ai non vegetariani.

Nel secondo gruppo di 8.302 persone, si sono verificati 121 ictus. Ci sono stati 24 ictus tra 2.719 vegetariani, pari allo 0,88%, rispetto ai 97 ictus di 5.583 non vegetariani, pari all’1,73%. Dopo aver uniformato i dati, i ricercatori hanno trovato che i vegetariani di questo gruppo avevano un rischio di ictus complessivo inferiore del 48% rispetto ai non vegetariani, un rischio inferiore del 60% di ictus ischemico e un rischio inferiore del 65% di ictus emorragico.

“Nel complesso, il nostro studio ha trovato che una dieta vegetariana era benefica e ha ridotto il rischio di ictus ischemico anche dopo aver regolato per i fattori di rischio noti come la pressione sanguigna, glicemia e profilo lipidico,” ha detto Lin. “Questo potrebbe significare che forse c’è qualche altro meccanismo di protezione che aiuta coloro che seguono una dieta vegetariana dall’ictus”.

I due studi prospettici di coorte hanno dimostrato che una diete vegetariana è associata a un rischio minore di ictus ischemico e di ictus emorragico. Si è osservato un potenziale effetto negativo della supplementazione di vitamina B12 in quanto nel sottogruppo con livelli adeguati di vitamina B12 l’incidenza di stroke non veniva ridotta. Gli stessi autori non sanno dare una spiegazione univoca (è l’effetto della vitamina B12 introdotta come supplemento alla dieta oppure è un segno che in queste persone non veniva seguita una dieta unicamente vegertariana?)

Tra le persone che seguono una dieta vegetariana (e in particolare vegana) la causa di gran lunga più comune di carenza di Vitamina B12 è l’insufficiente apporto attraverso la dieta. Come è noto questa vitamina è contenuta esclusivamente nei cibi animali (latticini, uova e, ovviamente, carne e pesce), in alcuni lieviti alimentari specifici e nei cibi vegetali fortificati.

Un limite dei due trial studio è rappresentato dal fatto che la dieta dei partecipanti è stata valutata solo all’inizio dello studio, quindi non si sa se è cambiata nel tempo. Un’altra limitazione era che i partecipanti allo studio non hanno bevuto o fumato, quindi i risultati potrebbero non riflettere quelli della popolazione generale. Inoltre, i risultati della popolazione dello studio a Taiwan potrebbero non essere generalizzabili in tutto il mondo. Infine, ci potrebbero essere altri fattori, non considerati, che potrebbero influenzare il rischio di ictus. Ciononostante, si tratta di uno studio importante, di  lunga durata, che ci dà un messaggio chiaro. Sta a noi se seguirlo o meno.

Exit mobile version