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Traffico illegale di cuccioli: stretta dell’Europa

Traffico di cani e gatti: il Parlamento europeo chiede nuove e più stringenti misure contro il commercio illegale di cuccioli

Traffico illegale di animali domestici: la Commissione europea ha adottato una risoluzione che prevede misure specifiche per contrastare il fenomeno

La Commissione ambiente e sanità pubblica dell’Europarlamento ha adottato a larga maggioranza una risoluzione contro il traffico illegale di animali domestici. Carla Rocchi, Presidente Nazionale Enpa commenta: “Bene combattere con tutti i mezzi a disposizione il traffico illecito degli animali domestici ma serve più impegno per contrastare la compravendita degli animali e promuovere a 360 gradi la cultura delle adozioni”.

L’Ente Nazionale Protezione Animali apprezza il lavoro dell’Europarlamento che questa mattina ha approvato una risoluzione per combattere il traffico illegale degli animali da compagnia. In particolare la Commissione Ambiente Ue ha indicato una serie di misure da adottare: un piano d’azione europeo che stabilisca chiaramente le responsabilità per affrontare il commercio illegale di animali da compagnia, un sistema obbligatorio in tutta l’Unione per identificare e registrare cani e gatti, il miglioramento dell’applicazione della legge e sanzioni più severe per le persone coinvolte nel traffico (veterinari, servizi pubblici nazionali, operatori economici), migliore cooperazione, comunicazione e formazione per le autorità doganali e veterinarie.

“Si tratta – dichiara Carla Rocchi, Presidente Nazionale Enpa – di passi importanti e necessari per combattere uniti il traffico illegale di animali, una piaga nel nostro Paese e che coinvolge tutta l’Europa. Ora, però, è fondamentale fare uno scatto in avanti verso il vero traguardo, che tuteli a 360 gradi gli interessi dei cuccioli e di tutti gli animali domestici: intensificare i controlli e promuovere le adozioni”.

La risoluzione approvata dalla Commissione sarà molto probabilmente portata a febbraio all’esame dell’Europarlamento in seduta plenaria.

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