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Taglio dei parlamentari, Cassazione: sì al referendum

Dal 15 ottobre obbligo del Green Pass anche in Senato: sanzioni per chi non rispetterà l'obbligo. I controlli verranno effettuati tramite l'utilizzo della App Verifica C19

Il referendum contro il taglio dei parlamentari si farà: per la Corte di Cassazione il quesito referendario presentato grazie ai voti della Lega è legittimo

Via libera al referendum per stabilire se procedere con il taglio dei parlamentari che siedono alla Camera e al Senato. L’Ufficio centrale per il referendum della Corte di cassazione comunica che con ordinanza depositata oggi ha dichiarato che la richiesta di referendum sul testo di legge costituzionale recante “modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, sorretta dalla firma di 71 Senatori, è conforme all’art. 138 Cost. ed ha accertato la legittimità del quesito refendario dalla stessa proposto.

Due settimane fa è stato raggiunto il numero minimo di 64 firme per chiedere il discusso referendum sulla riforma che taglia il numero dei parlamentari. L’obiettivo è stato raggiunto, ricorda l’agenzia Dire (www.dire.it) con un determinante appoggio dei senatori leghisti. I promotori Andrea Cangini (Fi), Tommaso Nannicini Pd) e Nazario Pagano (Fi) erano così entrati in Cassazione per depositare le 71 firme necessarie per la richiesta di un referendum sulla riforma che introduce il taglio dei parlamentari.

“Non hanno resistito alla voglia di tenersi strette le poltrone e a quanto pare e’ arrivato ‘l’aiutino’ della Lega. Non vediamo l’ora di dare il via alla campagna referendaria per spiegare ai cittadini che ci sono parlamentari che vorrebbero bloccare questo taglio, fermando cosi’ il risparmio di circa 300mila euro al giorno per gli italiani che produrrebbe l’eliminazione di 345 poltrone” era stato il commento del Movimento 5 stelle.

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