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Orso marsicano: in Abruzzo boom di cuccioli

Orso marsicano, in Abruzzo nel 2019 è baby boom con 16 nuovi cuccioli: il Parco Nazionale stesso ha contato inoltre 9 femmine sul territorio

Oggi incontro pubblico ad Anversa degli Abruzzi organizzato dal WWF: sul tavolo la convivenza dei residenti con l'Orso Bruno Marsicano

Orso marsicano, in Abruzzo nel 2019 è baby boom con 16 nuovi cuccioli: il Parco Nazionale stesso ha contato inoltre 9 femmine sul territorio

Un 2019 da record per l’orso marsicano: 16 i cuccioli contati nell’ultimo anno nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. A dare notizia del ‘baby boom’ a quattro zampe dell’animale simbolo della regione Abruzzo è il Parco stesso che ha contato, inoltre, 9 femmine sul territorio. Un dato confortante per una specie in via di estinzione che fino ad oggi contava circa 50 esemplari. Animali spesso vittime dell’incuria dell’uomo: tante, troppe le morti registrate negli ultimi anni. Da 14 anni l’ente ha avviato l’attività di monitoraggio della specie in collaborazione con la Forestale, altre istituzioni e volontari e questo, sottolinea il Parco, “è il quarto anno consecutivo in cui si osservano da 10 a 16 nuovi nati nella popolazione”.

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Insomma, è un azzardo ma si può iniziare a pensare che i parametri demografici della popolazione stiano cambiando in positivo. E se dentro il Parco è record, altrettanto lo è fuori dai suoi confini: 17 le segnalazioni di femmine con cuccioli fatte in cinque Comuni compresi tra la Valle Roveto e Castel di Sangro. “Questo dato- commenta il Pnalm- fa ben sperare perché il futuro dell’orso sta in buona parte nella sopravvivenza delle femmine adulte e nella loro espansione in nuove aree”. Certo, la positività del dato non tiene lontani i rischi, a cominciare da quello della possibilità di infanticidio da parte dei maschi o la possibilità di difetti genetici vista la consanguineità tra gli esemplari, cui si unisce la ridotta capacità di sopravvivenza dei cuccioli stessi.

Di qui, torna a ribadire il Parco come spiega l’agenzia Dire (www.dire.it), il possibile vantaggio che potrebbe avere per una femmina il potersi allontanare in una nuova area riproponendo dunque il tema della conservazione della specie che deve essere compreso e sostenuto anche al di fuori dei suoi confini. “L’importanza delle femmine riproduttive emerge con chiarezza anche alla luce di un recente studio pubblicato nella rivista The European Zoological Journal- dichiara infatti il presidente del Pnalm, Giovanni Cannata- L’orso marsicano potrà uscire dal rischio reale di estinzione se si riuscirà ad incrementare, anche di poco, la sopravvivenza delle femmine adulte dentro ma soprattutto fuori dal Parco, dove è necessario l’impegno di tutte le istituzioni interessate e dei cittadini. È ovviamente importante- conclude- anche mantenere l’elevata disponibilità alimentare naturale in tutto l’areale”.

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