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Antiepilettici e allattamento: rischi minimi per neonati

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Madri in terapia con antiepilettici durante l’allattamento: da un nuovo studio arrivano importanti conferme di sicurezza per il neonato

I risultati dello studio MONEAD, pubblicati online di recente su “JAMA Neurology” , indicano che le concentrazioni di farmaci antiepilettici (AED) nei campioni di sangue di neonati allattati al seno sono sostanzialmente inferiori a quelli presenti nei campioni di sangue delle loro madri. Un’informazione rassicurante, che supporta ulteriormente la pratica dell’allattamento al seno nelle madri con epilessia sottoposte a regimi AED, dati i benefici tratti.

Questi dati, sottolineano gli autori – coordinati da Angela K. Birnbaum, docente di Farmacologia Sperimentale e Clinica all’University of Minnesota College of Pharmacy – si aggiungono ad altri risultati dello stesso studio che hanno determinato l’assenza di effetti negativi sull’allattamento durante il trattamento della madre con AED.

Il disegno dello studio MONEAD
Lo studio MONEAD (Maternal Outcomes and Neurodevelopmental Effects of Antiepileptic Drugs) ha incluso 351 donne in gravidanza e 345 bambini, di cui il 64,3% (n = 222) sono stati allattati al seno. Nel complesso, il 42,3% (n = 146) presentava concentrazioni AED osservabili da 5 a 20 settimane dopo la nascita.

Lo studio prospettico di coorte è stato condotto tra dicembre 2012 e ottobre 2016, con follow-up nei bambini fino a 6 anni in 20 centri negli Stati Uniti. I dati sono stati raccolti attraverso un’indagine multicentrica osservazionale sugli esiti nelle madri in gravidanza con epilessia e sui loro bambini.

Le donne in gravidanza con epilessia di età compresa tra 14 e 45 anni, con gravidanze che erano progredite fino ad almeno 20 settimane di età gestazionale e che avevano fatto misurare punteggi del QI di oltre 70 punti sono state arruolate e seguite durante la gravidanza e 9 mesi dopo il parto. I loro bambini sono stati arruolati nello studio alla nascita.

Le concentrazioni di AED sono state quantificate dai campioni di sangue raccolti da neonati e madri nella stessa visita, da 5 a 20 settimane dopo la nascita. Le concentrazioni di AED nei neonati a livelli inferiori al limite inferiore della quantificazione sono state valutate come metà del limite inferiore. Ulteriori misure raccolte sono state la durata totale di tutte le sessioni quotidiane di allattamento e/o il volume di latte materno ingerito.

Concentrazione di antiepilettici nel sangue neonatale molto inferiore rispetto al materno
Circa il 49% di tutte le concentrazioni di farmaci antiepilettici nei lattanti era inferiore al limite inferiore di quantificazione. La percentuale mediana della concentrazione da bambino a madre per tutti e 7 i farmaci antiepilettici e 1 metabolita (carbamazepina, carbamazepina-10,11-epossido, levetiracetam, lamotrigina, oxcarbazepina, topiramato, valproato e zonisamide) variava dallo 0,3% al 44,2%.

In più modelli di regressione lineare, la concentrazione materna era un fattore significativo associato alla concentrazione di lamotrigina (ma non di levetiracetam) nei bambini.
Complessivamente, le concentrazioni di AED nei campioni di sangue dei neonati allattati al seno erano sostanzialmente inferiori alle concentrazioni ematiche materne.

«A nostra conoscenza, questo studio fornisce informazioni dirette sull’esposizione ai farmaci AED nel maggior numero di bambini allattati al seno segnalati fino ad oggi. I risultati complessivi indicano che l’esposizione ai farmaci AED nei neonati, rispetto alle loro madri che stavano assumendo la terapia con AED, è bassa» scrivono Birnbaum e colleghi.

Possibile spiegazione di assenza di effetti negativi sul neurosviluppo visti in pregressi studi
Dati i noti benefici dell’allattamento al seno e gli studi precedenti che non hanno dimostrato effetti negativi quando la madre stava assumendo AED, questi risultati supportano l’allattamento al seno dei neonati da parte di madri con epilessia che assumono una terapia antiepilettica.

Inoltre, il team ha evidenziato che questi risultati potrebbero suggerire perché gli studi precedenti non hanno riscontrato effetti avversi sullo sviluppo neurologico nell’allattamento al seno in corso di terapia con AED della madre. Ora si prevede che questi bambini saranno seguiti fino all’età di 6 anni per determinare risultati a lungo termine.

«Sulla base dell’esposizione infantile attraverso l’allattamento al seno da AED materni, i risultati di questo studio aggiungono supporto alla sicurezza generale dell’allattamento al seno da parte di madri con epilessia che assumono AED» ribadiscono in conclusione Birnbaum e collaboratori.

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