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Con la Brexit Londra saluta l’Erasmus

Effetti della Brexit: Londra saluta il programma Erasmus, in forse dopo il 2020 in seguito al voto di questa notte alla Camera dei Comuni

Effetti della Brexit: Londra saluta il programma Erasmus, in forse dopo il 2020 in seguito al voto di questa notte alla Camera dei Comuni

Il Regno Unito saluta l’Erasmus. Durante la notte il voto della Camera dei Comuni che ufficialmente ha detto ‘no’ al proseguimento della piattaforma Erasmus + che comprende anche il noto programma di scambio tra gli studenti.

Londra, addio Erasmus. Cosa è successo?

Con 344 favorevoli e 254 contrari, ieri sera il Parlamento Britannico ha bocciato l’emendamento ‘New Clause 10’, contenuto nel disegno di legge presentato dall’opposizione che, in caso di approvazione, avrebbe obbligato il Regno Unito a discutere dell’adesione all’Erasmus + oltre la scadenza del 2020, anno in cui Londra uscirà dall’Ue e termineranno i fondi già stanziati.

Per placare la polemica, già scoppiata in tutto il mondo, il sottosegretario all’Istruzione e l’università Chris Skidmore, ha precisato su Twitter: “Farà parte dei nostri negoziati futuri con l’Unione europea. Diamo grande valore agli scambi internazionali tra studenti”.

Interviene la politica italiana

Accanto allo sgomento e alla rabbia degli studenti, in Italia sull’argomento sono intervenuti alcuni politici come riferisce l’agenzia Dire (www.dire.it). Su Twitter Matteo Renzi, leader di Italia viva ha scritto: “Dicendo addio all’Erasmus il Regno Unito scrive una pagina triste non solo per gli studenti europei. A maggior ragione adesso l’Unione Europea ha il dovere di investire sull’educazione, sulla conoscenza e sulle nuove generazioni”.

“L’Europa più unita che esiste è l’Erasmus, che ha permesso a intere generazioni di giovani europei di conoscere altre realtà, culture e lingue e di diventare profondamente europei. L’addio del Regno Unito all’Erasmus, votato questa notte dalla Camera dei Comuni, danneggerà non solo gli studenti europei, ma anche e soprattutto gli studenti britannici, con un antipasto dell’isolamento e della riduzione di opportunità e libertà rappresentato dalla Brexit”. Sono le parole del vicesegretario di Più Europa, Piercamillo Falasca che continua: “Per questo, noi proporremo una petizione al Parlamento europeo per consentire l’apertura unilaterale agli studenti britannici delle università dell’Unione Europea, anche senza reciprocità. Se la politica britannica ha scelto la miopia sovranista- conclude Falasca- noi daremo un messaggio lungimirante ai tanti giovani britannici che si sentono e continueranno a sentirsi europei e che nell’Erasmus trovano una via per realizzare i propri sogni di vita”.

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