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David Bowie: ecco la verità sul colore dei suoi occhi

David Bowie e la verità sul colore dei suoi occhi

David Bowie e la verità sul colore dei suoi occhi: non si tratta di un caso di eterocromia ma di una anisocoria

Artista geniale, camaleonte della musica. L‘8 gennaio 1947 nasceva David Bowie, scomparso il 10 gennaio 2016 per un cancro al fegato. Personaggio carismatico, il suo fascino non ruotava solo intorno ai suoi mille volti e al suo incredibile talento musicale. Complice anche il sua magnetico sguardo, caratterizzato da due occhi quasi inquietanti: uno azzurro, l’altro marrone.

Ma a differenza di quanto la maggior parte di noi creda erroneamente, non si tratta di un caso di eterocromia – diversa pigmentazione fra le due iridi, ma di una anisocoria, una differenza di dimensioni delle pupille legata a una dilatazione anormale di uno sfintere pupillare rispetto all’altro. Per farla breve, il colore degli occhi di David Bowie è il risultato di un… cazzotto.

La eterocromia è una condizione genetica e abbastanza comune nel mondo animale, in particolare nei cani, gatti e cavalli, e meno frequentemente nell’uomo.

Casi umani famosi, spiega l’agenzia di stampa Dire Giovani (www.diregiovani.it), sono quelli dell’attrice italiana Annamaria Malipiero, che ha un occhio azzurro e uno per metà azzurro e per metà marrone, e di Mila Kunis, che ne ha uno marrone più chiaro e una sfumatura più scura nell’altro.

Ma il caso di David Bowie era diverso. I suoi occhi erano il prodotto non di genetica, ma di una scazzottata adolescenziale che ha portato all’anisocoria, una condizione in cui gli occhi di una persona hanno le pupille di dimensione diverse.

Nella primavera del 1962, il 15enne Bowie, ebbe una lite con il suo compagno di scuola – e, più tardi, partner artistico – George Underwood. A quanto pare, entrambi avevano una cotta per la stessa ragazza, tale Carol Goldsmith.

Underwood in un impeto di gelosia tirò un pugno a Bowie proprio sul suo occhio sinistro.
“In un primo momento [Underwood] pensava che stessi scherzando,” raccontò Bowie al biografo Mark Spitz. “Non è stato un pugno molto duro ma ovviamente mi ha colpito in un angolo piuttosto strano”. I medici riuscirono a salvargli l’occhio, ma l’unghia di Underwood aveva scalfito la superficie del bulbo oculare di Bowie, paralizzando permanentemente i muscoli che contraggono l’iride.

Quando gli occhi di una persona vengono a contatto con una luce intensa, le pupille si contraggono e diventano più piccole, mettendo in risalto l’iride. Al buio, le pupille si dilatano e fanno il contrario per permettere alla luce di entrare il più possibile in modo da poter vedere meglio anche in ambienti scuri. Nel caso di David Bowie, la sua pupilla sinistra rimase permanentemente dilatata, portando al suo celebre paio di occhi bi-colore.

E nonostante la scazzottata, Bowie e Underwood divennero amici per tutta la vita e collaboratori artistici.

Panini: esce graphic novel

Una biografia a fumetti per raccontare un’icona mondiale della musica, protagonista David Bowie. A pubblicarla, in contemporanea con l’originale americano e in occasione del quarto anniversario della sua scomparsa, ci pensa Panini Comics che pubblica in Italia Bowie – Stardust, Rayguns & Moonage Daydreams. La biografia a fumetti ripercorre la vita di David Bowie: un artista anticonformista che ha sedotto intere generazioni di fan con la sua musica indimenticabile, uno straordinario performer visivo che ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo.

Un volume emozionante e magnificamente illustrato dalla coppia più pop e technicolor del fumetto americano, Michael e Laura Allred, con la sceneggiatura di Steve Horton, che ripercorre la scalata al successo dell’artista dall’anonimato alla fama mondiale, in parallelo all’ascesa e alla caduta del suo alter ego Ziggy StardustBowie – Stardust, Rayguns & Moonage Daydreams è un lavoro monumentale ispirato dall’unico e solo super eroe, extraterrestre e dio del rock and roll.

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