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Taekwondo, lo sport delle pari opportunità

Taekwondo, lo sport delle pari opportunità

Taekwondo, lo sport delle pari opportunità: tutti i regolamenti prevedono le stesse caratteristiche sia in campo maschile che femminile

“Il Taekwondo è lo sport delle pari opportunità, dal momento del suo inserimento nel programma olimpico – ha dichiarato Angelo Cito, presidente della federazione italiana Taekwondo (Fita) – tutti i regolamenti prevedono le stesse caratteristiche sia in campo maschile che femminile”.

“Anche le categorie, sempre a livello olimpico, sono quattro per entrambi i sessi e gli ufficiali di gara sono metà uomini e metà donne. Questo fattore viene percepito in maniera positiva dal mondo femminile che si avvicina sempre di più al nostro sport. Particolare attenzione è rivolta anche ai bambini e alle bambine che cominciamo a prepararli dall’età di dieci anni per crescerli e portarli alle competizioni a cinque cerchi. Individuiamo gli atleti che hanno una predisposizione e le caratteristiche fisiche per diventare dei campioni. Nel Taekwondo non c’è solo la fisicità- ha proseguito Angelo Cito- è importante una grande preparazione mentale, l’autocontrollo e questo è un valore aggiunto che il nostro sport dà ai ragazzi. Uno strumento educativo apprezzato anche dai genitori”.

In Italia la Fita, spiega l’Agenzia Dire Giovani (www.diregiovani.it), conta circa 28mila tesserati agonisti e 550 club affiliati con numeri in costante crescita. Anche gli atleti paralimpici sono aumentati e per la prima volta potranno partecipare ai giochi di Tokyo 2020.

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