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Malattie cornea, attenzione alle lenti a contatto

Non solo colliri, contro il glaucoma ci sono anche laser o chirurgia mininvasiva. L'Associazione Italiana dei Medici Oculisti e Società Italiana Glaucoma a confronto sulle "terapie di mezzo"

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Malattie della cornea, gli esperti avvertono: l’uso improprio delle lenti a contatto aumenta di molto il rischio di sviluppare infezioni

“L’uso improprio delle lenti a contatto aumenta di molto il rischio di sviluppare infezioni della cornea. Pertanto è importante che l’oculista informi dettagliatamente il paziente sulle corrette modalità di utilizzo delle lenti e la gestione di tali infezioni deve essere sempre condivisa con i colleghi microbiologi”. Lo ha evidenziato Carlo Nucci, professore di Oculistica e responsabile dell’Unità di Oculistica alla Fondazione Policlinico Tor Vergata (Ptv), al congresso  dal titolo “La gestione delle patologie corneali – il Ptv incontra gli specialisti” organizzato a Roma nei giorni scorsi per fare il punto sulle terapie più innovative per la cornea.

Il congresso ha visto coinvolti i medici dall’Unità di Oculistica dell’Ospedale diretta da Carlo Nucci ed è stato coordinato da Francesco Aiello, che dopo un lungo periodo di attività dedicata alla cura delle patologie corneali presso il Moorfields Eye Hospital di Londra attualmente lavora presso il Ptv.
“La cornea – ricorda Aiello, dirigente medico dell’Unità di oculistica del Policlinico universitario Tor Vergata di Roma – è la lente più anteriore dell’occhio, assimilabile al vetrino di un orologio, che consente il passaggio dei raggi luminosi dall’ambiente esterno fino alla retina. Questo tessuto per mantenere la funzione visiva deve avere una forma regolare e deve essere trasparente. Una delle emergenze ancora attuali nella gestione delle patologie corneali è quella della diagnosi microbiologica e della terapia mirata nelle infezioni, che rappresentano una delle principali causa di cecità. Queste infezioni, che possono essere sostenute da batteri, virus, miceti e protozoi sono generalmente favorite da fattori di rischio sistemici o oculari”.
“E’ importante dare un messaggio agli utilizzatori di questi dispositivi – precisa l’esperto – ricordando che vanno impiegati non più del tempo consentito: se le lenti a contatto sono giornaliere, vanno portate obbligatoriamente per un giorno, o se sono mensili per al massimo un mese. Bisogna poi evitare sicuramente di entrare in contatto con l’acqua: non si devono portare le lenti al mare, per nuotare o anche sotto la doccia. Inoltre, meglio non dormire indossando le lenti. Queste sono le regole più importanti da seguire, oltre a quella di ricorrere subito al consiglio di un oculista nel caso di occhio arrossato in un utilizzatore di lente a contatto”.

All’incontro si è discusso delle nuove tecniche di trapianto di cornea con tecnica lamellare. A parlarne è ancora Aiello che spiega come queste nuove tecniche, meno invasive, abbiano notevolmente ridotto il rischio di rigetto del trapianto di cornea. “In passato eravamo costretti ad eseguire un trapianto cosiddetto ‘perforante’ – spiega – con rimozione a tutto spessore del tessuto corneale. Ora invece, siamo in grado di sostituire solo gli strati della cornea interessati dalla patologia. Nel caso del cheratocono, per esempio, grazie alla tecnica ‘Dalk’ (Deep Anterior Lamellar Keratoplasty) è possibile asportare solo il tessuto malato, lasciando in sede uno strato di circa 10-15 micron non coinvolto nella patologia”.

“Per quanto riguarda invece, le patologie che coinvolgono il tessuto più profondo della cornea, come nel caso di distrofie ereditarie, processi infiammatori o in caso di pregressi interventi chirurgici – aggiunge l’esperto – siamo in grado di sostituire esclusivamente lo strato corneale interessato. Per questo tipo di patologie, la tecnica chirurgica ‘Dmek’ (Descemet membrane endothelial keratoplasty) prevede la sostituzione del tessuto malato con un tessuto funzionante dello spessore di 15 micron circa, con risultati visivi impensabili fino a 10 anni fa”.

“Ci siamo resi conto – ribadisce Carlo Nucci – che le patologie corneali rappresentano oggi una ultra-specializzazione dell’oculistica. All’interno del policlinico Tor Vergata è stato creato un centro di riferimento per le patologie corneali, e lo scopo dell’incontro di oggi è presentare queste competenze e metterle a disposizione tutti i medici del territorio, per eventuali casi complessi che richiedano chirurgie avanzate”.

Al congresso presente anche il commissario straordinario del Ptv, Tiziana Frittelli: “Considero l’appuntamento di oggi un importante punto di partenza per il rafforzamento dell’alleanza tra ospedale e territorio, per la corretta prevenzione e gestione delle patologie corneali. L’obiettivo è quello di costruire una rete che favorisca la collaborazione sinergica tra gli specialisti territoriali e i professionisti dell’ospedale, per garantire al cittadino il miglior trattamento possibile delle patologie corneali la cui diffusione è in costante aumento tra la popolazione”.

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