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Afghanistan: 9 bambini uccisi o mutilati ogni giorno

Rapporto Afghanistan dell'UNICEF denuncia: 9 bambini uccisi o mutilati ogni giorno nella zona di guerra più letale al mondo

On 22 November 2019, Rahimullah, 15, walks with the assistance of leg braces outside Abdul Ahad Karzai Orphanage in Kandahar, Afghanistan. He and his older brother Hafeezullah lost both parents two years ago, their mother to conflict in their village and their father to cancer. Six years ago Ramimullah lost both his legs in a landmine accident and is able to walk with the assistance of prosthetic limbs and leg braces. Hafeezullah sustained internal injuries and cannot hear or focus properly. After the loss of parents, he and his brother have come to the orphanage where they are receiving an education. Afghanistan is one of the most dangerous countries for a child. Armed conflict kills or maims at least nine children every day. Between 2009 and 2018, 15,000 civilians have been injured, almost 6,500 of them children. Access to humanitarian aid is being hampered by the targeting of schools and health centres. Besides conflict, Afghanistan struggles with natural disasters. Drought and flooding affected 250,000 people in 2019. More than half the population lives below the poverty level, leaving children more vulnerable to violence, abuse, neglect, recruitment by armed groups, unsafe migration and various forms of exploitation, including child marriage and child labour. There is growing evidence that the impact on children is worsening. The first nine months of 2019 showed an 11 per cent increase in the number of child casualties over the same period in 2018. In addition, children who witness or experience violence at close hand are more vulnerable and require psychosocial support to overcome the trauma they have witnessed. The outlook is not completely bleak. Progress has been made in strengthening the legal environment for children. The Child Rights Protection Law, incorporating provisions of the Convention of the Rights of the Child, was passed in April, and UNICEF is urging the government to allocate the resources necessary to implement it. Education is cri

Rapporto Afghanistan dell’UNICEF denuncia: 9 bambini uccisi o mutilati ogni giorno nella zona di guerra più letale al mondo

In un nuovo rapporto l’UNICEF ricorda che il conflitto in Afghanistan, che dura da 40 anni, sta avendo un impatto devastante sui bambini e le parti in conflitto non sono riuscite nel loro dovere di proteggerli dalle conseguenze.

Secondo il rapporto “Preserving Hope in Afghanistan: Protecting children in the world’s most lethal conflict” (“Preservare la speranza in Afghanistan: Proteggere i bambini nel conflitto più letale al mondo”), nei primi 9 mesi del 2019, ogni giorno sono stati uccisi o mutilati in media 9 bambini, un incremento dell’11% rispetto allo stesso periodo nel 2018, principalmente a causa di un’impennata di attentati suicidi e combattimenti a terra tra forze pro e antigovernative.

Tra il 2009 e il 2018, circa 6.500 bambini sono stati uccisi e altri 15.000 feriti, concorrendo a rendere l’Afghanistan la zona di guerra più letale al mondo nel 2018. Oltre agli impatti diretti delle violenze, secondo l’UNICEF, le vite dei bambini sono state segnate anche da effetti combinati di disastri naturali, povertà e sottosviluppo.

“Anche per gli spaventosi standard dell’Afghanistan, il 2019 è stato particolarmente letale per i bambini”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’UNICEF Henrietta Fore. “I bambini, le loro famiglie e comunità subiscono le terribili conseguenze del conflitto ogni singolo giorno. Quegli stessi bambini sono desiderosi di crescere, andare a scuola, imparare abilità, e costruirsi un futuro. Possiamo, e dobbiamo, fare molto di più per rafforzare il loro straordinario coraggio e resilienza”.

 

Ulteriori dati del rapporto:

“I giovani afghani devono sapere che le loro prospettive lavorative vanno ben oltre l’unirsi a un gruppo armato o lasciare il paese per trovare fortuna altrove,” ha dichiarato Aboubacar Kampo, Rappresentante UNICEF in Afghanistan. “Con il giusto supporto, possono iniziare a liberarsi dal ciclo di violenza e sottosviluppo e creare un futuro migliore per loro stessi e l’Afghanistan.”

L’UNICEF sta lavorando con le autorità e le comunità locali per affrontare una serie di norme sociali negative. Le ragazze rischiano il delitto d’onore, abusi domestici e violenza sessuale.

Attraverso il lavoro con i suoi partner, l’UNICEF sta fornendo cure a 277.000 bambini gravemente malnutriti, ma il programma deve essere ampliato per raggiungere altri 300.000 bambini che hanno bisogno di assistenza.

L’UNICEF sta sempre più utilizzando sistemi idrici sostenibili alimentati per gravità e ad energia solare per aiutare circa 2,8 milioni di afghani colpiti dalla grave siccità dello scorso anno. Nonostante ciò, solo il 64% della popolazione ha accesso ad acqua potabile, protetta da contaminazioni esterne.

Tutte le parti in conflitto devono rispettare i loro obblighi secondo il diritto internazionale umanitario e i diritti umani, che richiedono loro di proteggere i bambini, porre fine ad attacchi contro scuole e centri sanitari e permettere l’accesso all’assistenza umanitaria.

Anche il sostegno dei donatori è fondamentale: l’UNICEF necessita di 323 milioni di dollari per supportare le operazioni in Afghanistan nel 2020, di cui il 75% non è stato finanziato.

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