Site icon Corriere Nazionale

Tumore ovarico: il ruolo della radioterapia stereotassica

Radioterapia oncologica italiana in continua evoluzione: lo confermano i risultati dell'indagine nazionale promossa dall'associazione AIRO

Il ruolo della Radioterapia stereotassica nel tumore ovarico metastatico: i risultati di uno studio multicentrico italiano

Il tumore dell’ovaio è legato a una proliferazione incontrollata delle cellule dell’ovaio e interessa in genere le cellule epiteliali dell’organo. Le ovaie si trovano una a destra e una a sinistra dell’utero e sono deputate alla produzione degli ormoni sessuali femminili e delle cellule riproduttive femminili, gli ovociti.

Il tumore ovarico è la neoplasia ginecologica a peggior prognosi per via della sua tendenza a presentarsi in forma spesso avanzata con diffusione peritoneale, e a dare metastasi a distanza, con una sopravvivenza a 5 anni – delle pazienti che ne sono colpite – inferiore al 50%.

Come spiega la professoressa Marta Scorsetti, Responsabile di Radioterapia e Radiochirurgia: “Humanitas è uno dei centri partecipanti a uno studio multicentrico nazionale volto a esplorare il ruolo della Radioterapia stereotassica corporea nel tumore ovarico metastatico”.

Che cos’è la Radioterapia stereotassica corporea?

“La radioterapia stereotassica corporea (SBRT, Stereotactic Body Radiation Therapy) è una tecnica non invasiva di Radioterapia che provoca la morte delle cellule malate per mezzo di un’elevata dose di radiazioni dirette sul tumore. È un trattamento preciso e accurato, con un impatto minimo sui tessuti sani e dunque una ridotta tossicità, senza effetti collaterali importanti.

La Radioterapia stereotassica ha diversi vantaggi: si esegue in regime ambulatoriale senza anestesia; richiede un numero di sedute inferiore (3-6) rispetto alla radioterapia convenzionale (20-30 sedute); è rapida (10 minuti circa per seduta) e non è dolorosa e anzi, spesso, riduce la sintomatologia legata al tumore, incluso il dolore”, continua la professoressa Scorsetti.

Humanitas in uno studio multicentrico italiano

“Lo scorso anno è stato condotto uno studio multicentrico1 che ha coinvolto 15 tra i maggiori Centri italiani di Radioterapia, allo scopo di indagare il ruolo della Radioterapia stereotassica corporea nelle metastasi da carcinoma ovarico. Sono state arruolate in totale 261 pazienti e trattate 449 lesioni metastatiche.

Humanitas ha contribuito in maniera sostanziale (con 26 pazienti, 44 lesioni) a dimostrare la validità di questa moderna tecnica radioterapica nella cura del tumore ovarico metastatico: la SBRT, infatti, ha dimostrato efficacia clinica nel 96,4% delle lesioni trattate. È risultato inoltre che pazienti con meno di 60 anni, con metastasi linfonodali di piccole dimensioni e trattate con dosi equivalenti superiori a 70Gy, hanno maggiori possibilità di rispondere in maniera ottimale al trattamento SBRT.

La Radioterapia stereotassica corporea si dimostra pertanto una valida arma nel trattamento del tumore ovarico oligometastatico, che, al prezzo di una scarsa tossicità, può contribuire a prolungare il controllo di questa malattia e migliorare la qualità di vita delle pazienti”, ha concluso la professoressa Scorsetti.

1.Oncologist 2019. Macchia G, Lazzari R, Colombo N et al. A Large, Multicenter, Retrospective Study on Efficacy and Safety Of Stereotactic Body Radiotherapy (SBRT) in Oligometastatic Ovarian Cancer (MITO RT1 Study): A Collaboration of MITO, AIRO GYN, and MaNGO Groups.

Exit mobile version