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Keck immortala la coda della cometa 2I/Borisov

Con il grande telescopio Keck alle Hawaii quattro astronomi dell’università di Yale hanno ottenuto l’immagine più ravvicinata della cometa 2I/Borisov, preziosa reliquia di un sistema stellare alieno

On 12 October 2019, the NASA/ESA Hubble Space Telescope observed Comet 2I/Borisov at a distance of approximately 420 million kilometres from Earth. The comet is believed to have arrived here from another planetary system elsewhere in our galaxy.

Con il grande telescopio Keck alle Hawaii quattro astronomi dell’università di Yale hanno ottenuto l’immagine più ravvicinata della cometa 2I/Borisov, preziosa reliquia di un sistema stellare alieno

Dopo quella ripresa dal telescopio spaziale Hubble lo scorso ottobre, ecco un’immagine ancora più ravvicinata e nitida della cometa interstellare 2I/Borisov, catturata da quattro astronomi dell’università statunitense di Yale con il telescopio Keck alle Hawaii.

2I/Borisov, avvistata per la prima volta la scorsa estate, continua ad avvicinarsi alla Terra e raggiungerà il punto di approccio più vicino – circa 300 milioni di chilometri – all’inizio di dicembre. I ricercatori ritengono che la cometa si sia formata in un altro sistema stellare, per poi essere espulsa nello spazio come conseguenza di una quasi-collisione con un pianeta del suo sistema originale.

Secondo gli autori della foto, la coda della cometa come appare nella nuova immagine è lunga quasi 160mila chilometri, una dimensione pari a 14 volte il diametro terrestre, tanto per avere un’idea. Mano a mano che si avvicina al Sole, il nucleo solido della cometa – largo solo un chilometro e mezzo circa – evapora, rilasciando gas e polveri fini, che vanno a comporre il lungo strascico.

La visita di questa cometa extrasolare è un momento particolarmente interessante per i ricercatori, in quanto hanno la possibilità di ottenere informazioni sugli elementi costitutivi dei pianeti in sistemi diversi dal nostro.

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