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Congo: epidemia di morbillo fa strage di bambini

Congo: per morbillo morti oltre 4.500 bambini sotto i 5 anni da inizio anno

Local mothers prepare to have their babies vaccinated against measles, tuberculosis and polio, in Kalemi, Tanganyika province, Democratic Republic of Congo (DRC),13 November 2018. Health epidemics were a major concern in the 2017 with 55,000 cholera cases—the highest caseload of cholera in 15 years—over 42,000 cases of measles, eight cases of Ebola, and 13 cases of polio.

Nella Repubblica Democratica del Congo morti per il morbillo oltre 4.500 bambini sotto i 5 anni da inizio anno. UNICEF denuncia: allarme sottovalutato

“Dall’inizio dell’anno, più di 5.000 persone sono morte a causa del morbillo, oltre il 90% erano bambini sotto i 5 anni. Mentre l’epidemia di Ebola, che in Congo ha causato la morte di oltre 2.000 persone, ha avuto una sostenuta attenzione internazionale, il morbillo, che ha causato più del doppio delle morti, continua ad essere sottovalutato”. A denunciarlo è Edouard Beigbeder, Rappresentante UNICEF in Repubblica Democratica del Congo.

A causa di violenza, insicurezza, mancanza di accesso a cure mediche, vaccini e kit medici nelle aree più duramente colpite, migliaia di bambini non vengono vaccinati, con conseguenze potenzialmente letali. Le convinzioni culturali e le pratiche sanitarie tradizionali spesso ostacolano anche la vaccinazione dei bambini contro il morbillo e il trattamento di quelli con sintomi.

“Nonostante le sfide da affrontare, abbiamo gli strumenti e le competenze per prevenire il morbillo con un vaccino sicuro, efficace e a prezzi accessibili. La chiave è raggiungere ogni singolo bambino, ovunque si trovi” aggiunge il Rappresentante dell’UNICEF.

L’UNICEF e i suoi partner stanno portando avanti campagne di vaccinazione contro il morbillo nelle aree più duramente colpite e stanno fornendo ai centri sanitari medicine per trattare i sintomi. Finora, abbiamo distribuito 1.317 kit medici per il morbillo – che contengono antibiotici, sali per la reidratazione, vitamina A e altre medicine – nelle zone colpite per trattare i bambini con complicazioni.

“Tuttavia, queste misure possono essere solo una soluzione a breve termine, poiché un investimento significativo nel rafforzamento del programma nazionale di vaccinazione della Repubblica Democratica del Congo e su sistemi sanitari più ampi è fondamentale per garantire la salute e il benessere dei bambini del paese”.

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