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Al Brasimone un polo hi-tech da 6 milioni

Al Brasimone tre progetti per creare nel Centro Ricerche ENEA un polo di eccellenza nel campo della salute e dell’ambiente, specializzato in medicina nucleare, radiazioni ionizzanti per l'oncologia e droni hi-tech per il monitoraggio delle infrastrutture

Al Brasimone tre progetti per creare nel Centro Ricerche ENEA un polo di eccellenza nel campo della salute e dell’ambiente, specializzato in medicina nucleare, radiazioni ionizzanti per l’oncologia e droni hi-tech per il monitoraggio delle infrastrutture

Un polo di eccellenza per salute e ambiente, specializzato nello sviluppo di tecnologie avanzate nel campo della medicina nucleare e delle radiazioni ionizzanti per diagnosi e terapie oncologiche, ma anche di droni hi-tech per il monitoraggio della sicurezza di infrastrutture strategiche come ponti e viadotti. È l’obiettivo dei tre progetti per complessivi 6 milioni di euro che verranno realizzati nel Centro Ricerche ENEA del Brasimone, a 60 chilometri da Bologna, con ricadute economiche e occupazionali per i comuni dell’area e a livello nazionale nel campo dei radionuclidi. I progetti sono stati presentati al CR Brasimone dal Presidente ENEA Federico Testa, da Massimo Gnudi per la Città Metropolitana di Bologna, Silvano Bertini per l’Assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna insieme a Paolo Tassin e Maurizio Martellini, rappresentanti delle aziende METAPROJECTS e TheranostiCentre.

“La decisione del Canada di chiudere il National Research Universal Reactor, primo produttore mondiale di questo radioisotopo per la medicina nucleare, apre prospettive di mercato molto interessanti e di ampio respiro”, ha spiegato il Presidente ENEA Federico Testa. “Il nostro progetto, denominato ‘Sorgentina’ punta a valorizzare il know-how e le grandi apparecchiature sperimentali del CR Brasimone per realizzare prodotti innovativi nelle scienze per la vita, un settore in costante espansione. Da qui la scelta ENEA di investire circa 1,4 milioni di euro in questa direzione”.

“Questi progetti che la Regione ha deciso di co-finanziare con 4,5 milioni di euro sono il frutto del nostro impegno per il rilancio del Centro ENEA del Brasimone che mettono a frutto le potenzialità derivanti dalle alte competenze scientifiche sviluppate in questi anni”, ha evidenziato l’assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna Palma Costi. “Si sta sviluppando un filone scientifico industriale legato alla radioterapia avanzata che può costituire un polo di aggregazione per le aziende e le industrie della Regione che interagiscono con i settori più avanzati, l’industria meccanica, robotica, la ‘realtà virtuale e aumentata’, la gestione dei big data, filoni sviluppati dalle industrie del nostro ecosistema. Crediamo fortemente che ENEA al Brasimone potrà diventare un parco tecnologico e polo di aggregazione di queste esperienze industriali sviluppate nella regione che potrà eccellere a livello internazionale. A questo bando specifico si aggiungono poi le opportunità del bando per l’attrattività, che può finanziare l’insediamento di imprese innovative nell’area. Gli investimenti prospettati e la capacità di creare sinergie con università e organismi di ricerca renderanno ancora più determinante il lavoro del Centro per attrarre competenze qualificate a beneficio dello sviluppo del territorio e dei comuni dell’Appennino bolognese”.

A livello operativo, il progetto SORGENTINA dell’ENEA prevede l’installazione, presso il CR Brasimone del prototipo in scala ridotta di un impianto per la produzione industriale di molibdato di sodio contenente 99Mo, isotopo strategico per la medicina nucleare; l’obiettivo è di dimostrare l’ottima qualità del prodotto finale e la sostenibilità economica del processo per poi coinvolgere  un investitore privato che costruisca in loco, su licenza ENEA, un centro per produzione commerciale di 99Mo. Secondo le prime stime l’impianto potrà assicurare una produzione di radionuclidi pari ad un terzo del fabbisogno nazionale e di coprire un bacino d’utenza di 7 milioni di abitanti e la creazione di 70 posti di lavoro altamente specializzati.

Il progetto LINCER prevede la realizzazione di un’infrastruttura multifunzionale, per l’applicazione delle radiazioni ionizzanti nella diagnosi oncologica e la radioterapia, dotata di sistemi ausiliari di diagnostica e controllo remoto delle strumentazioni e di un laboratorio di caratterizzazione chimico-fisica e biologica per sperimentazioni biomedicali, in sinergia con il laboratorio «Tracciabilità» della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna. L’infrastruttura LINCER sarà resa disposizione di aziende ed istituzioni per la verifica di applicazioni industriali (scienza dei materiali, beni culturali, applicazioni medicali) dei generatori di neutroni compatti e ‘portatili’.

Presso LINCER verrà inoltre progettata l’integrazione – con un sistema chirurgico robotizzato – del NEUTRON BRUSH®, un prototipo di generatore compatto di neutroni per terapia radiativa intraoperatoria sul quale ENEA e TheranostiCentre srl hanno siglato un accordo di collaborazione per l’assemblaggio e la verifica funzionale; LINCER ospiterà anche test di materiali funzionalizzati per l’ottimizzazione della terapia.

Il progetto Exadrone sarà sviluppato da ENEA in collaborazione con METAPROJECTS e prevede la realizzazione di un Centro di Eccellenza Permanente per la progettazione meccanica ed elettronica, la realizzazione e la sperimentazione di droni industriali customizzati con caratteristiche superiori e differenti dagli standard di mercato. I droni saranno muniti di sistemi innovativi di acquisizione e archiviazione dati (big data) e di controllo remoto per operazioni di controllo e monitoraggio in ambienti critici e ispezioni sulla sicurezza di infrastrutture di rilevanza nazionale come viadotti, ponti e dighe. Sarà inoltre creata un’Accademia di volo (Accademia CRB) con una nuova area operativa sperimentale stabile di automazione e controllo in ambito materiali, elettronica e sensoristica avanzata rivolta in particolare alle applicazioni per infrastrutture di grande rilevanza.

Le azioni previste si inquadrano nell’ambito del protocollo d’intesa firmato lo scorso 15 gennaio tra ENEA e le Regioni Emilia-Romagna e Toscana

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